Ieri in corso Dante al cantiere dell ex-Isvor, dove sta avvenendo una delle speculazioni più grandi del quartiere con centinaia di nuovi alloggi costruiti in aree Fiat, sei operai si sono issati su una gru. Non vengono pagati da mesi.

Sei operai edili su una gru “Da mesi senza stipendio”
 

Sei operai di un cantiere edile hanno passato mezza giornata su una gru in segno di protesta “Lo abbiamo fatto perché non ci pagano da tempo. Così non sappiamo più come andare avanti”. Il cantiere è in corso Dante 99. Polizia e vigili del fuoco hanno fatto una lunga trattativa per convincere gli operai a desistere. Sul posto anche diverse ambulanze del 118. Solo intorno alle 18 la decisione di scendere dopo l’impegno dell’azienda di pagarli.

AUDIO:Le ragioni della protesta
FOTO:Gli operai sulla gru

È la seconda volta che nello stesso cantiere va in scena una protesta simile: già tempo fa infatti uno degli operai era salito su una gru in segno di protesta. A lamentare i mancati stipendi erano in 15: per la maggior parte artigiani, liberi professionisti, a cui una delle ditte che lavorano nel cantiere non paga da alcuni mesi lo stipendio.

Il cantiere ospitava un tempo l’Isvor, azienda del gruppo Fiat. L’operazione immobiliare in corso riguarda 17 mila metri quadrati ed è stata oggetto di un ricorso, presentato da un comitato di cittadini, che chiedeva l’annullamento della delibera del Comune, contestando la cubatura degli edifici progettati e le decisioni sugli oneri urbanistici.Il Tar aveva dato ragione al comitato, ma il Consiglio di Stato, il 6 febbraio scorso, ha respinto la richiesta di annullamento e ha riconosciuto la regolarità dei processi urbanistici e delle procedure attuate dal Comune.
“Ci devono oltre 200mila euro e ci sono altri lavoratori nelle nostre condizioni – ha spiegato un’artigiano edile – abbiamo già versato i contributi previdenziali e pagato le tasse. Adesso pretendiamo di essere pagati: che lo faccia l’azienda che ha avuto l’appalto dei lavori o quella a cui è stato assegnato il subappalto, a noi non importa, vogliamo la certezza che ci venga dato quanto ci è dovuto”. “L’azienda dice che non ha soldi e di fatto ha bloccato il cantiere – ha proseguito l’artigiano – ma noi aspettiamo da mesi di essere pagati, vogliamo i soldi per il lavoro che abbiamo fatto”.

di Erica De Blasi, Repubblica (30/05/2013)

 

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