Da centro di congressi, mostre e fiere espositive il padiglione di Torino Esposizioni potrebbe essere riconvertito ad una nuova funzione: centro benessere.

Piscine, palestre, saune, massaggi e quant’ altro potrebbero trovare spazio sotto la gigantesca volta in calcestruzzo armato di Nervi.
Nessuna notizia invece sul futuro del Teatro Nuovo e dell’ annesso liceo, dal destino sempre in bilico tra chiusura e trasferimento.
Palestre e piscine a fare da sfondo a un immenso centro benessere. Tutto nel cuore della città, a due passi dal parco del Valentino. A metterci la firma potrebbe essere Virgin Active. E’ una delle ipotesi a cui sta lavorando Palazzo civico per dare un ragion d’essere a Torino Esposizioni. “E’ un edificio – sottolinea l’assessore comunale all’Urbanistica Mario Viano – che presenta dei costi di gestione altissimi. Una voce non più sostenibile per Palazzo civico”. Ecco che entrano in gioco i privati, gli unici ancora in grado – in tempi di patti di stabilità e tagli reiterati – di gestire un simile colosso dell’urbanistica. “Il nostro obiettivo – premette Viano – è quello di destinare questo spazio, non lontano dal centro, a una funzione pubblica. In questi giorni stiamo trattando con i privati. Una possibilità è quella di trasformare Torino Esposizioni, naturalmente senza stravolgere l’architettura del Nervi, in un grande centro benessere, dotato di palestra e di piscina”.


L’altro scenario è legato al mondo delle imprese. “C’è già – annuncia l’assessore – un pool di aziende interessato a insediarsi negli spazi di corso Massimo d’Azeglio, con l’idea di creare un polo espositivo permanente sul tema delle energie rinnovabili. Una cosa però è sicura: Torino Esposizioni non diventerà né un museo, né un polo congressuale, né tanto meno un centro commerciale. Dev’essere comunque uno spazio aperto al pubblico”.

Il complesso fieristico che abbraccia il quartiere di San Salvario fu progettato da Pier Luigi Nervi nel 1949. E se per l’altra sua creatura, il Palazzo del Lavoro, il Comune è riuscito a trovare un uso alternativo strappandolo alla ruggine e al degrado – partiranno infatti in primavera i lavori che lo trasformeranno in un centro commerciale, la questione su Torino Esposizioni è ancora aperta.

A maggior ragione ora che l’edificio, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, dovrebbe ospitare la mostra dedicata proprio a Nervi. A fine luglio era stato lanciato l’allarme: senza un restyling lo spazio espositivo sarebbe stato inutilizzabile. “Al momento – si limita a rispondere Viano – non abbiamo previsto lavori”. Ad assicurare che la mostra si farà è però l’assessore comunale alla Cultura Fiorenzo Alfieri. “Non c’è nessun intoppo – ribadisce – e Torino Esposizioni ospiterà come da programma l’allestimento dedicato a Nervi. E’ tutto pronto”.

A restare preoccupato per il destino dell’edificio è Marco Grimaldi, consigliere comunale di Sel. “Non è un bel segnale – sottolinea – che in occasione del 2011 non sia prevista un’iniziativa importante al suo interno. Uno dei più bei poli della città rischia sostanzialmente di rimanere vuoto. E sul lungo termine il futuro di questo spazio espositivo si presenta ancora più incerto. Un vero peccato visto che quell’area, immersa nel parco del Valentino, avrebbe bisogno di una destinazione d’uso all’altezza del prestigio del Nervi”.

Una delle ipotesi richiama il centro culturale Bellini. “E’ vero – conclude Grimaldi – che sono stati spesi diversi milioni di euro per il progetto che riguarda la Spina vicino al Politecnico e che adesso sarebbe insostenibile investire altre risorse per un nuovo studio. A suo tempo però sarebbe stata un’ipotesi da prendere in considerazione: oggi Torino Esposizioni rischia di rimanere una grande scatola vuota”.
Articolo de La Repubblica, cronaca di Torino, 29/10/2010

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