Da centro di congressi, mostre e fiere espositive il padiglione di Torino Esposizioni potrebbe essere riconvertito ad una nuova funzione: centro benessere.
L’altro scenario è legato al mondo delle imprese. “C’è già – annuncia l’assessore – un pool di aziende interessato a insediarsi negli spazi di corso Massimo d’Azeglio, con l’idea di creare un polo espositivo permanente sul tema delle energie rinnovabili. Una cosa però è sicura: Torino Esposizioni non diventerà né un museo, né un polo congressuale, né tanto meno un centro commerciale. Dev’essere comunque uno spazio aperto al pubblico”.
Il complesso fieristico che abbraccia il quartiere di San Salvario fu progettato da Pier Luigi Nervi nel 1949. E se per l’altra sua creatura, il Palazzo del Lavoro, il Comune è riuscito a trovare un uso alternativo strappandolo alla ruggine e al degrado – partiranno infatti in primavera i lavori che lo trasformeranno in un centro commerciale, la questione su Torino Esposizioni è ancora aperta.
A maggior ragione ora che l’edificio, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, dovrebbe ospitare la mostra dedicata proprio a Nervi. A fine luglio era stato lanciato l’allarme: senza un restyling lo spazio espositivo sarebbe stato inutilizzabile. “Al momento – si limita a rispondere Viano – non abbiamo previsto lavori”. Ad assicurare che la mostra si farà è però l’assessore comunale alla Cultura Fiorenzo Alfieri. “Non c’è nessun intoppo – ribadisce – e Torino Esposizioni ospiterà come da programma l’allestimento dedicato a Nervi. E’ tutto pronto”.
A restare preoccupato per il destino dell’edificio è Marco Grimaldi, consigliere comunale di Sel. “Non è un bel segnale – sottolinea – che in occasione del 2011 non sia prevista un’iniziativa importante al suo interno. Uno dei più bei poli della città rischia sostanzialmente di rimanere vuoto. E sul lungo termine il futuro di questo spazio espositivo si presenta ancora più incerto. Un vero peccato visto che quell’area, immersa nel parco del Valentino, avrebbe bisogno di una destinazione d’uso all’altezza del prestigio del Nervi”.