Un gigante vuoto. Così è rimasto per un anno quello che era, negli anni del Boom, il principale polo fieristico della città, Torino Esposizioni. Un fatto che purtroppo non stupisce visto che da molto tempo questo gioiello dell’architettura razionalista italiana, per niente tutelato, rimane in balia di vandali e predoni dopo ogni (rara) manifestazione che ospita. Dopo un ennesimo anno di abbandono, sono nuovamente gli organizzatori di Paratissima che, rimboccandosi le maniche, si mettono al lavoro e resuscitano questo enorme sarcofago dall’incuria, riportandolo ad una nuova, seppur breve, vita.

La Visita

Ospiti di Paratissima, abbiamo visitato il luogo in piena trasformazione. Gli organizzatori, infatti, hanno ottenuto solo da pochi giorni le chiavi dal Comune, proprietario e gestore di Torino Esposizioni. A meno di una settimana dall’apertura della kermesse dedicata all’arte – che aprirà i battenti al pubblico mecoledì 4 novembre – il cantiere è pieno fermento. Dopo una pulizia generale, necessaria dopo il lungo abbandono (l’ultima mostra è stata quella di Vasco Rossi, conclusasi a gennaio 2015), occorre ripristinare gli impianti e creare le strutture divisorie che per cinque giorni ospiteranno artisti, gallerie, workshop e uno spazio ristoro.
Grazie alla sponsorship di Sikkens, le aree sono state verniciate con diversi colori: all’ingresso della mostra due grandi e monolitiche pareti rosa accoglieranno i visitatori, rimandando in maniera ironica il colore della manifestazione a cui idealmente Paratissima si contrappone, Artissima. Queste fotografie di Flavia Aste raccontano Torino Esposizioni e la sua trasformazione.

 

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Il complesso : Torino Esposizioni

Torino Esposizioni si compone di vari padiglioni, oggi in parte occupati dall’Università di Torino, dalla Fondazione Teatro Nuovo e da una discoteca. Il padiglione centrale, quello principale e forse più impressionante, con la sua visionaria copertura in calcestruzzo armato realizzata dall’ingegnere Pier Luigi Nervi nel 1948-50, è quello che ospiterà Paratissima per la sua undicesima edizione. Un altro capolavoro architettonico, il Padiglione 3, sarà utilizzato come spazio di acceso per gli addetti ai lavori e gli artisti.

Il complesso è frutto di un lungo processo che a partire dal 1936 fino al 1960 ha creato in questo luogo, situato fra il Parco del Valentino e il quartiere di San Salvario, quello che era il principale polo fieristico torinese.
Torino Esposizioni è nato come Palazzo della Moda nel 1938, quando ancora, in questo campo, la città, sede dell’Ente Nazionale della Moda dal 1935, era seconda solo a Parigi. Il progetto è niente meno che dell’architetto Ettore Sotsass sr. e rappresenta “forse la più nitida, seppure tarda, costruzione razionalista di Torino”, secondo Luciano Re. Ripetutamente bombardato, nell’immediato dopoguerra l’edificio viene ristrutturato e vengono realizzate le magnifiche coperture di Pier Luigi Nervi per il 1 e il 3 Padiglione, opere nelle quali la scienza del cemento armato diventa arte. Nel 1960 il polo viene ultimato l’ampliamento con la costruzione di un grande salone ipogeo, su progetto di Riccardo Morandi, con la costruzione del 5 Padiglione.

 

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Dopo il declino di Torino come capitale italiana della moda, spodestata dalla vicina Milano, dal dopoguerra Torino Esposizioni ha ospitato per decenni il Salone dell’Automobile, oltre che tutti i numerosi saloni dedicati all’industria e alla tecnica che mettevano in mostra le capacità artistiche e industriali di Torino e dell’Italia intera. Il complesso di Torino Esposizioni ha ospitato anche il Palazzo del Ghiaccio di Torino, una pista di pattinaggio anche lei ormai scomparsa.

Da tempo questo complesso è in parte abbandonato, utilizzato solo in rare occasioni e poi lasciato alla completa incuria. Neanche la sua ristrutturazione nel 2006, grazie alle Olimpiadi invernali di Torino, è valsa a riqualificare questo luogo e offrirgli una nuova vita. Ciò che più rattrista, forse, è che i cittadini, vedendolo ormai da decenni in questo stato, non potendo usufruirne e non conoscendone la storia, non sappiano rendersi conto del suo reale valore architettonico e storico.

 

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Paratissima 11 : Ordine o Caos?

Ben venga quindi Paratissima che per il secondo anno consecutivo, trovando Torino Esposizioni come sede della sua kermesse, restituirà per qualche giorno questo spazio unico alla città, riportandolo all’uso per il quale è stato concepito: uno spazio per mettere in mostra il lavoro creativo che ha fatto grande questa città.

Paratissima 11 riaprirà le porte di Torino Esposizioni mercoledì 4 novembre e rimarrà aperta fino a domenica 8, arricchendo ulteriormente il programma di quella che ormai si può considerare una vera e propria “Art Week” torinese.

Nata come manifestazione parallela ad Artissima, Paratissima ha saputo delinearsi un’identità propria decidendo di continuare a mettere in mostra creativi emergenti e non ancora integrati al circuito ufficiale e istituzionale dell’arte, rivolgendosi, in modo democratico, a una platea ampia. Ormai giunta alla sua undicesima edizione, non si può negare che Paratissima sia una manifestazione notevolmente cresciuta e si sia ormai consolidata, tanto da proporre anche durante l’anno un suo proprio corso di curatela denominato N.I.C.E., frutto dell’esperienza acquisita nel settore.

 

Paratissima 11 – Ordine o Caos? – Torino Esposizioni
4-8 novembre 2015
Ingresso giornaliero: 3 euro
Abbonamento per i 4 giorni: 5 euro

Testo di Angelica Lala e Guglielmo Giachino – Fotografie di Flavia Aste (Flavia Aste Photography)

 

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