E’ di ieri l’articolo che svela alla città il nuovo bando per assegnare 23 nuovi parcheggi pertinenziali. Uscito su La Stampa è firmato dalla pasionaria delle politiche comunali, Em. Minucci, che elogia la lungimiranza e la nobiltà di questa decisione.
Questo nuovo bando, che ancora deve essere approvato dal Consiglio Comunale, individua 23 aree dove privati potranno realizzare parcheggi interrati da vendere ai residenti. Tutta la città è toccata da questo grande piano che viene spacciato nell’articolo come un incredibile passo avanti nella storia della civiltà torinese. La realtà è ben diversa: il Comune di Torino è indebitato fino al collo e vende e privatizza tutto ciò che gli viene in mente, dagli asili al sottosuolo.
Si annunciano così tre nuovi parcheggi interrati a San Salvario, in corso Marconi, piazza Nizza e corso Massimo d’Azeglio. Non più pubblici, ma solo per quei privati che possono permettersi l’acquisto di un bel box-auto. Ritorna l’annosa questione del parcheggio di corso Marconi, respinto da commercianti e residenti. Il parcheggio dovrebbe essere realizzato fra via Principe Tommaso e corso Massimo d’Azeglio, laddove è presente un doppio filare di ippocastani. Alcuni di questi alberi non sono in buono stato, colpiti da malattie e soprattutto da scavi inconsulti, che tempo fa hanno causato il crollo di un albero e il successivo abbattimento di altri esemplari “per motivi di sicurezza”. In ogni caso gli altri ippocastani resistono, mentre quelli abbattuti non sono stati ripiantati. Ora si spiega il perché. E si spiegherebbe anche il perché l’area ovest di piazza Nizza, quella lato ferrovia, è rimasta abbandonata. E’ l’unico sito dove poter realizzare il parcheggio interrato: che ne sarà dei bei platani e tigli già intaccati dai lavori della metropolitana? Davanti al Teatro Nuovo-Torino Esposizioni, il terzo sito scelto per il parcheggio pertinenziale, il parcheggio non farebbe male a nessuno, ammesso che ve ne sia davvero bisogno da quelle parti.
Con questo nuovo bando il Comune decide di rinviare il problema del parcheggio a San Salvario. Invece di pensare ad un azione globale per la città che incentivi i parcheggi fuori dal centro cittadino, l’uso dei mezzi pubblici e dei mezzi alternativi, la riqualificazione, il rispetto del verde e del sottosuolo, il Comune continua nell’ottica della svendita di ogni piazza e di ogni strada.
Ad esempio pochi mesi fa i residenti proposero il riuso come parcheggio multipiano del palazzo delle Poste di via Nizza, oggi abbandonato, usato come ricovero dai senzatetto e transennato poiché crollano pezzi di cornicione (a discapito anche della pista ciclabile sottostante, non più percorribile). Questa proposta toglierebbe degrado e risolverebbe il problema dei parcheggi della movida in un colpo solo. Al Comune, però, nessuno se n’è accorto.
Ma i residenti di San Salvario hanno già annunciato battaglia se alberi, verde e spazi pubblici del quartiere dovessero essere sacrificati in nome dei debiti del Comune. Staremo a vedere.
5 Commenti. Nuovo commento
Salve, seguo il suo interessante blog da tanto tempo e colgo l’occasione per farle i complimenti per questo puntuale contenitore delle novità del quartiere! Questa volta mi trovo a dissentire fermamente con ciò che lei scrive. Vivo a Torino da una decina di anni ormai e di parcheggi sotterranei ne ho visti realizzati tanti, mi ricordo ancora le stucchevoli polemiche legate al parcheggio di piazza San Carlo, prima orrendamente deturpata dalle macchine e ora vero salotto cittadino, ottenuto al costo estetico delle quasi invisibili grate sulla pavimentazione. Lei parla di svendita di strade e piazze… ma se queste venissero veramente riqualificate dove starebbe il problema (e la svendita)??? Concordo sulla preservazione e sulla necessità di miglioramento del trasporto pubblico e degli spazi verdi ( in merito a questo le ricordo che una buona parte del debito pubblico di Torino che lei cita è legato ad opere di mobilità su rotaia). Sia chiaro: a me Corso Marconi piace con gli alberi ma piacerebbe ancor di più senza auto parcheggiate! Non sono d’accordo a prescindere con ciò che fa il comune come non sono pregiudizialmente contro, penso che sarebbe più proficuo incalzare l’amministrazione con proposte di miglioramento delle “riqualificazioni” piuttosto che lanciarsi in sterili crociate ideologiche… Per questo motivo mi trova d’accordissimo nel pensare ad un uso alternativo del palazzo delle poste!
Ps= non ho l’auto e non ne sento il bisogno, giro in bus o in bici, fosse per me renderei l’intero quartiere pedonabile ma penso che tra i sogni e la realtà attuale c’è la possibilità di una via di mezzo se si ha una predisposizione positiva ai cambiamenti e se si accetta qualche compromesso…
Luigi
Caro Luigi, grazie per l’appassionato commento.
Difendo il mio articolo per varie ragioni, la prima delle quali è che questa scelta, come molte altre dell’amministrazione comunale, è piombata dall’alto senza che nessuno sia stato consultato.
Molti abitanti di San Salvario sono rimasti sorpresi nel leggere i nomi di corso Marconi, piazza Nizza e corso Massimo inseriti in una lista di piazze e strade ancor più ampia. Nè le circoscrizioni nè il Comune avevano accennato e condiviso coi cittadini un simile progetto. Mi sorprende ancora di più che la notizia sia stata data tramite un giornale e non tramite canali ufficiali, tramite un articolo che giudicare fazioso è dir poco.
Il secondo punto su cui vorrei soffermarmi è il seguente: la necessità di questi parcheggi pertinenziali è spacciata come urgente per eliminare la “circolazione passiva”. Oggi San Salvario è invasa dalle macchine e dalla movida, non certo autoprodotta ma causata dalla “leggerezza” con cui il Comune di Torino concede le licenze per locali. Proprio questa politica ha causato l’incremento della “circolazione passiva” che lo stesso Comune vuole contrastare, visto che i residenti circolano ore per trovare un posteggio libero. “Circolazione passiva” che dalle nostre parti è ancora più alta, dovuta dalla vicina ZTL e dalla mancanza di grandi posteggi per permettere a chi si reca in centro di lasciare l’auto all’esterno. Un grande parcheggio multipiano al posto del Palazzo delle Poste, unito ai due parcheggi che si realizzeranno a Porta nuova, potrebbe assorbire questa richiesta e, sì, abbattere la “circolazione passiva”, oltre che riqualificare una via e un edificio.
Quindi mi sembra ridicolo spacciare come una geniale trovata quella di realizzare parcheggi pertinenziali per i residenti con lo scopo di abbattere la “circolazione passiva”, causata proprio dallo stesso Comune di Torino!
In più si parlava di “riqualificazione”: che riqualificazione per corso Marconi? Davvero si toglieranno le auto? E se si solo per metà corso? Come si risolveranno i problemi della movida? E chi non si può permettere un box-auto? Continua a girare ore per cercare posteggio?
Tutto ciò mi sembra non solo poco democratico, ma sembra proprio una bella presa per il culo.
In aggiunta a tutto ciò il quartiere avrà tre nuovi cantieri, oltre a quello di piazza Nizza e dopo anni di cantieri e di disagi per la Metropolitana, con i benefici ma anche i problemi che tutti conosciamo.
PS: scusate i toni, ma il poco rispetto che il Comune sta dimostrando verso i suoi cittadini mi fa imbestialire.
Premetto anche che questo commento riflette la mia opinione e non necessariamente quella di tutti i collaboratori del blog.
Ogni ulteriore commento è graditissimo.
riguardo san salvario e i parcheggi:
1- il comune ora con le liberalizzazioni non può limitare l’apertura di nuovi locali. quindi non è più il responsabile.
2- sono parcheggi pertinenziali, quindi non ad uso temporaneo per gli spostamenti. e vanno messi primariamente nelle zone con palazzi storici che non hanno parcheggio annesso (quindi san salvario fa proprio al caso). si liberano così parcheggi in strada e si diminuisce il problema della carenza di parcheggi conseguentemente.
3- corso marconi: ricordi il progetto “rambla”? se il parcheggio lo rendesse reale è tutto guadagnato! è una riqualificazione assolutamente positiva per il quartiere.
scommetti che appena costruiti, come per il parcheggio di piazza solferino (ti ricordi com’era e come sta diventando la piazza?), saranno quasi tutti venduti in poco tempo.
sui disagi dei lavori posso capire, ma il guadagno di un miglior arredo urbano al termine dei lavori penso possa ricompensare il disagio.
in ultimo un’opinione sul parcheggio multipiano: si dice tanto di togliere le macchine dal centro per disincentivare il traffico, e mi vuoi mettere un altro mega parcheggio (pubblico sottolineo non pertinenziale) stile città americana. mi sembra un controsenso.
Caro anonimo, ci sono troppe variabili in questo progetto, ed è principalmente per questo che non lo condivido.
Il problema del parcheggio, legato anche alla movida, c’è da anni, prima delle liberalizzazioni. La recente “invasione” di locali ha reso la situazione non più gestibile.
Ad oggi nel quartiere sono stati realizzati molti parking sotterranei e molti sono ancora i box auto disponibili. Recentemente è stato realizzato un parcheggio in via Giacosa, uno in via Campana e vi sono molti box auto disponibili in seguito alle nuove edificazioni. In più sono presenti alcune autorimesse che da decenni garantiscono posteggi al coperto.
Se la carenza di posteggi è ovvia nel “quadrilatero storico” con i suoi palazzi ottocenteschi, lo è meno oltre corso Marconi, dove sono situati due dei tre parcheggi pertinenziali in progetto, quello di piazza Nizza e quello di corso Sclopis/corso Massimo. Lì si può ancora tranquillamente trovare posteggio.
Inoltre non si sa ancora nulla di questa presunta “riqualificazione”. Già per via Nizza ci sarebbe dovuta essere una riqualificazione che non c’è stata. Gestendo meglio l’assetto della via, ad oggi un largo stradone poco utilizzato, almeno fino a corso Dante, si sarebbero potuti ricavare più posteggi. Si sarebbe potuto dare un aspetto dignitoso e con un “miglior arredo urbano” alle piazze che attraversa, invece si è pensato solo a ricoprirle d’asfalto e a spaccare per ben due volte (ora tre?) piazza Nizza. Di chi è la colpa?
Quale sarà quindi il destino di corso Marconi? Chi ci garantisce quindi che venga davvero valorizzato? E l’impresa privata che si farà garante di questa riqualifica si occuperà della porzione da corso Massimo a via Principe o anche oltre? Nessuno lo sa.
Per quanto riguarda il parcheggio multipiano alle poste, perché dev’essere “mega” e in “stile americano”? Ci sono parcheggi che sono esteticamente più gradevoli delle edificazioni di Spina 3. E poi non essendo situato in centro, ma anzi a ridosso dello stesso, può servire sia durante gli orari della ZTL sia oltre, garantendo posteggi e passaggio su un ampia porzione di San Salvario. La situazione attuale è deplorevole ed è più che urgente fare qualcosa.
Per quanto riguarda i parcheggi pubblici è in progetto quello a Porta Nuova di 220 posti. Sottoutilizzato è quello del V Padiglione, da 327 posti (spesso chiuso) mentre quello di piazza Madama Cristina, che fino a pochi mesi fa segnava sempre “libero”, con la nuova ondata di movida è spesso “completo”.
Vorrei solo segnalare una cosa: parcheggi ai privati per riqualificare, ok, ma mettiamo in conto che i parcheggi necessitano di rampe, griglie, scale e vani ascensore, e tutto ciò spesso non è molto ri-qualificante, anche a livello estetico (esempi vari: p.zza V.Fusi, p.zza Madama, p.zza Adriano, ecc..).
Se in più bisogna abbattere alberi…pensiamoci davvero bene!