Street Parade Precaria
venerdì 12 dicembre 2014 – ore 19.00
piazza Madama Cristina – Torino

In occasione dello sciopero sociale che investirà il paese per contrastare il Jobs Act, i precari di tutta Torino si ritrovano in piazza Madama Cristina per dar vita ad una street parade che riporti l’attenzione alle priorità del lavoro. La street parade è organizzata da alcuni movimenti studenteschi attivi in città, che si ritrovano attorno alle Officine Corsare.

La Street Parade Precaria, così è stata soprannominata, inizierà a San Salvario e si sposterà verso il centro città. L’appuntamento è per questo venerdì 12 dicembre alle ore 19.00 in piazza Madama Cristina. Suoneranno Rocco Magistro, The Sweet Life Society, 2 Venti Contro
e i Bitch Boys per tutta la durata del percorso.

Questo il comunicato stampa dell’iniziativa:

Siamo lavoratori e lavoratrici, o vorremmo esserlo. Il nostro lavoro è precario oppure autonomo, oppure non lo abbiamo. Lavoriamo nella cultura, nei servizi alla persona, nell’intrattenimento, nei servizi alle aziende o alle pubbliche amministrazioni.

Aspettiamo da mesi lo stipendio che non arriva o il committente che non paga la fattura, mandiamo centinaia di curriculum a settimana e i colloqui di lavoro sono diventati il nostro hobby preferito. Facciamo parte del Quinto Stato, siamo cittadini di serie B, esclusi dal welfare e dal dibattito pubblico. Siamo partite IVA che vedranno presto aumentare i contributi INPS; siamo praticanti che lavorano gratis negli studi legali; siamo psicologi e psicologhe che accumulano più di 1500 ore di tirocinio gratuito prima di esercitare la professione. Siamo lavoratori e lavoratrici migranti; frequentiamo a pagamento i corsi per il TFA, sapendo che non insegneremo mai; lavoriamo nei bar e nei locali. Siamo studenti e studentesse che lavorano per pagarsi gli studi e non vedono un futuro di fronte a loro; organizziamo eventi, suoniamo, recitiamo, facciamo i tecnici. Siamo precari per congiuntura o per definizione.

Viviamo in un paese dove è ancora possibile non essere assunti o essere licenziati o mobbizzati perché si è gay o lesbiche, perché si è donne, perché si è stranieri, perché si è transessuali, perché si vuole avere un figlio, perché si chiedono migliori condizioni di lavoro.

Siamo persone e cittadini che pagano le tasse, spesso troppe, lavorano giorno e notte, cercano continuamente un modo per mettere a frutto i propri studi e le proprio intelligenze. Eppure spesso siamo dimenticati dallo stato, esclusi dal sistema di welfare, non valorizzati per le attività che svolgiamo, costretti ad andare all’estero portando via dall’Italia il nostro bagaglio di competenze e conoscenze.

Alcuni di noi si sono visti alle Officine Corsare il giorno 3 dicembre per discutere e confrontarsi su come organizzare una o più generazioni precarie, su come reagire al Jobs Act e partecipare allo sciopero generale indetto da CGIL e UIL per il 12 dicembre.

Quel giorno, molti di noi non potranno partecipare e alla manifestazione mattutina e allo sciopero, perché il nostro lavoro magari non ha orari, perché – per una partita IVA – scioperare vuol dire solo lavorare il doppio il giorno dopo, perché non abbiamo un lavoro da cui astenerci.

Ma la giornata del 12 dicembre ci riguarda. Parla anche dei nostri problemi, dei diritti che vorremmo avere e delle tutele da cui continuiamo ad essere esclusi. Non vediamo il vantaggio che avremmo se i nostri colleghi fossero più facilmente licenziabili. Non vogliamo scoprire di essere demansionate al ritorno da una maternità, o a causa di pregiudizi, stereotipi o omotransfobia. Non vogliamo essere controllati a distanza dal nostro datore di lavoro o committente. Non vogliamo continuare ad essere esclusi da tutti gli ammortizzatori sociali e da tutto il sistema di welfare.

Vogliamo avere certezze e la possibilità di metterci in gioco, Vogliamo garanzie e tutele, Vogliamo un lavoro dignitoso e la possibilità di essere indipendenti!

Per questo vogliamo partecipare, a modo nostro, alla giornata dello sciopero generale. Chi di noi può sarà presente già al corteo mattutino della CGIL e UIL, alle 19.00 partiremo da Piazza Madama e attraverseremo la città di Torino. Vogliamo far vedere che esistiamo e che, checchè ne dica il governo, il jobs act non risponde ai nostri problemi. Rivendichiamo i diritti che non abbiamo, reclamiamo il welfare da cui siamo esclusi.

#12D
#noninmionome

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