Il martedì è diventato un appuntamento fisso della settimana, poiché gli sfratti vengono eseguiti solitamente in questo giorno. «Da alcuni mesi abbiamo iniziato un percorso di resistenza e solidarietà attiva al fianco delle famiglie a rischio di sfratto – dice il Collettivo di Zona San Salvario – Riteniamo che il diritto al casa sia fondamentale. Senza la casa non si può sopravvivere e proprio la casa è il tetto sotto al quale si costruisce una socialità più ampia. Torino è stata ribattezzata “capitale degli sfratti”, visto l’altissimo numero, più di duemila all’anno. Paradossalmente ci sono 56 mila alloggi vuoti e abbandonati a se stessi»
Anche a San Salvario negli ultimi anni la situazione si sta aggravando. Numerosi sono gli stabili che cambiano di proprietà, spesso in blocco, obbligando gli inquilini a lasciare la casa. Inoltre con la “riqualificazione” del quartiere i prezzi degli alloggi di San Salvario sono cresciuti sensibilmente e parecchie famiglie, soprattutto di extracomunitari, non riescono più a pagare gli affitti. Molti gli episodi drammatici: a settembre dell’anno scorso un nordafricano sotto sfratto ha tentato di darsi fuoco in via Morgari 16.