“Via Valperga Caluso: stretta, trafficata, rumorosa. E inquinata. Stanchi di respirare smog in una jungla metropolitana bloccata da regolari ingorghi, un paio di residenti hanno deciso di mobilitarsi. E hanno recapitato l’invito ad appoggiare la loro battaglia per poter riaprire le finestre nella buca delle lettere. A decine hanno aderito e la mobilitazione è diventata una petizione che in pochi giorni ha raccolto 200 firme e si trasformerà venerdì sera, al termine di un incontro pubblico alla Casa del quartiere, in un elenco di richieste da presentare all’amministrazione cittadina.
In giorni di polemiche su inquinamento e domeniche ecologiche, in via Valperga denunciano che l’allarme è costante: “Lo smog – spiega Luisa De Mari, una delle promotrici dell’iniziativa “Proteggiamo via Valperga e i suoi abitanti” – non ci permette di aprire le finestre, e il rumore di motori e clacson è insostenibile. Senza contare che le spese per la pulizia delle facciate sono altissime”. Prima proposta: istituire un senso unico di marcia, in modo da alleggerire il traffico. Il sogno per il futuro: un’isola pedonale, percorribile solo dai mezzi pubblici.
Via Valperga è tagliata da molte traverse, dalle quali si fatica a svoltare, anche a causa dei veicoli parcheggiati in centro strada e “sanzionati troppo di rado”. Il punto più problematico è l’incrocio con via Madama Cristina, dove anche il passaggio dei tram crea disagi, quello del 16 ma soprattutto del 9, che prima di riuscire a svoltare forma dietro di sé lunghe code.
“C’è anche il problema incidenti – aggiunge Donatella Scanderebech, residente –: all’incrocio con via Ormea sono continui e creano ulteriori ingorghi”. “Servirebbero rilevazioni più precise – osserva Lorenzo Sassu – non ci sono dati certi sulle povleri”. In effetti, la centralina Arpa più vicina è quella del Lingotto. Ce n’era una in via Madama, nello spartitraffico verde all’angolo con corso Dante, disattivata meno di un anno fa.
“E’ diventata un immondezzaio – denuncia il coordinatore all’ambiente della Circoscrizione 8, Marco Addonisio – tanto che abbiamo deciso di abbattere tre lati della recinzione: ne rimarrà solo uno, che useremo come parete dove i bambini delle scuole potranno appendere i loro disegni. L’Arpa ci ha solo detto che non l’avrebbero più usata”.
Paradossale è che proprio in quel giardino Addonisio avrebbe voluto installare dei giochi, ma uno studio del Comune identifica l’area come zona “rossa”: troppo inquinata per farci giocare i bambini. Siamo a poche centinaia di metri da via Valperga, dove il traffico è ancora più intenso e dove un progetto per cambiare la viabilità era già stato avanzato anni fa. E cadde nel vuoto. A non gradirlo sono i commercianti. Come Sergio Rampone, che ha un’edicola sull’incrocio, o Gabriella Ferolla, titolare di un’agenzia immobiliare: ammettono che l’aria è irrespirabile, ma osservano: “Traffico vuol dire passaggio di persone, e per noi è un bene”.”

di Paola Italiano

da La Stampa, Quartieri di Torino, (01/02/2011)

Parlammo di via Valperga e dei suoi problemi nel post:
L’ incrocio maledetto
Invece nel post “Potere ai bambini!” si parla del progetto per l’ area all’ angolo fra corso Dante e Via Madama Cristina (oramai di 8 mesi fa…)

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