“Il Valdese chiude per volontà violenta, arrogante e prepotente della giunta Cota”


Sabato 1 dicembre, dalle ore 9, i comitati in difesa del presidio sanitario manifesteranno davanti alla struttura per raccontare la loro storia di persone che rivendicano il diritto al rispetto. Segue il testo integrale del volantino che annuncia l’iniziativa.

Il 31 dicembre 2012 cesseranno le attività ambulatoriali, diagnostiche e chirurgiche di senologia, di ginecologia, di ortopedia, di chirurgia plastica, di neurologia. Le residue attività saranno in breve anch’esse eliminate. Gli operatori (i più fortunati) saranno “solo” dispersi qual e là. Gli utenti seguiti dal presidio (i meno fortunati) saranno abbandonati a se stessi. La storia dell’Ospedale Valdese termina qui. La cultura dell’umanizzazione, della buona medicina, del prendersi cura, dell’accudire è stata sconfitta dalla protervia dei potenti, dalla logica del denaro, dalla cultura della merce, degli individui vengono ridotti in frammenti da trattare, le cure sono ricondotte a semplici elementi produttivi all’interno del processo di industrializzazione della salute. Il Presidio Valdese fondato dalla comunità Valdese oltre 160 anni fa chiude per volontà violenta, arrogante, prepotente della giunta regionale del Presidente Cota, e per ignavia di chi ha avuto paura a schierarsi.

SABATO 1 DICEMBRE ALLE ORE 9:00 IN VIA SILVIO PELLICO 19

saremo davanti all’ospedale per raccontare la nostra storia di persone che rivendicano il loro diritto al rispetto per gridare il nostro sdegno. VERGOGNA!!!

I Comitati a difesa dell’Ospedale Valdese

“Per la riapertura del poliambulatorio sanitario di via Petitti ci vogliono ancora 18 mesi”

La notizia è stata data in Circoscrizione lunedì 12 novembre durante una commissione Sanità. Il ritrovamento di amianto nel cantiere e il fallimento delle due ditte che si erano aggiudicate i lavori nel 2010 le cause principali di questo lungo

Luglio 2014. Questa la nuova data di riconsegna dello stabile sanitario di via Petitti soggetto a lavori di ristrutturazione e sopraelevazione. Lavori che sono ripresi in questi giorni dopo un forzato e prolungato stop. E pensare che la chiusura del cantiere l’AslTo1, proprietaria dell’immobile, l’aveva preventivata per marzo 2012, cioè circa otto mesi fa. Ma andiamo con ordine, seguendo la recente relazione cronologica stilata dall’architetto Antonietta Pastore, responsabile regionale del procedimento in questione. Il tutto – si legge – parte il 13 maggio 2010 con la consegna delle aree da cantierarizzare all’Associazione Temporanea d’Impresa (ATI) formata dalle ditte Italcostruzioni srl e Idroerre spa. Il contratto di appalto prevede la ristrutturazione e l’ampliamento del poliambulatorio del distretto 8 per un costo complessivo di 2 milioni 366 mila euro e per la durata di 630 giorni naturali e consecutivi. I problemi nascono subito, perché sul luogo vengono rinvenuti materiali contenenti amianto. Partono immediatamente le procedure di bonifica e smaltimento, le quali, però, si mostreranno lunghe e macchinose. Nel mentre fallisce la Idroerre spa e la Italcostruzioni srl subito dopo sospende i lavori, citando in giudizio l’Asl per ritardi di pagamento nelle rate di acconto. A maggio 2012, con il fallimento anche della Italcostruzioni si chiude questo primo capitolo della storia. Una nuova pagina si apre con la riassegnare dei lavori ad un’altra ATI, formata questa volta dalle ditte Tielle Impianti e Tecnoedi, e con la conseguente ripresa dei lavori a metà luglio di quest’anno. La relazione dell’architetto Pastore termina citando che l’ultimazione dei lavori è prevista tra 18 mesi.

La lettura e le precisazioni inerenti a questo documento, presentato da Maria Chiara Masia e Pasqualino Schifano, tecnici dell’AslTO1, hanno gettato nello sconforto i consiglieri di Circoscrizione presenti alla commissione Sanità convocata lunedì 12 novembre. Toni duri e parole di rammarico sono stati utilizzati da coloro che sono intervenuti al dibattito, mettendo al centro naturalmente i disagi che continueranno a subire i cittadini del territorio che ormai da più di due anni per le analisi di ambulatorio prima fornite dal distretto di via Petitti devono recarsi in via San Secondo. L’incontro si è chiuso con l’impegno dell’Azienda Sanitaria Locale di inviare trimestralmente in Circoscrizione una relazioni sullo stato avanzamento dei lavori, e la promessa del coordinatore Giovanni Bresciani di convocare una nuova commissione in cui sia presente il Direttore Generale dell’AslTo1 Giovanna Bricarello.

Giovanni D’Amelio, Ottoinforma (13/11/2012)

“Il V Padiglione ai privati? Alla Circoscrizione la possibilità di esporre la propria posizione”

Il Presidente della 8, dopo le indiscrezioni riportate dal quotidiano La Repubblica, ha chiesto all’ente centrale un incontro per chiarire l’utilizzo del parcheggio.

Una storia infinita, ruota panoramica a parte, quella del parco più importante, più bello, più storico della città. Il Valentino, oggi, continua ad essere usato parzialmente come parcheggio per le auto. Da anni la Circoscrizione, tramite ordini del giorno, mozioni e lettere, si batte per liberare completamente lo spazio verde, puntando sulla possibilità di utilizzare a tempo pieno il V Padiglione che ha una capienza di oltre 300 posti auto. Il Piano Integrato di Sviluppo Locale (PISL) di qualche anno fà proponeva addirittura di portare la capienza a 600 posti con un intervento dal costo contenuto. L’ente di prossimità non solo non ha mai ricevuto risposte, ma da Palazzo Civico continuano a giungere voci di un’eventuale costruzione in zona di un parcheggio interrato, inutile se non pensato come struttura di interscambio o di box in vendita per i residenti. Adesso, secondo indiscrezioni giornalistiche, giungono notizie che vanificano ulteriormente le richieste circoscrizionali, tanto da provocare l’ennesimo appello del Presidente Levi affinchè gli assessorati competenti affrontino collegialmente una volta per tutte l’annosa questione.

La lettera del Presidente Levi all’Assessore alla Cultura Maurizio Braccialarghe, all’Assessore al Bilancio Gianguido Passoni, all’Assessore all’Ambiente Enzo La Volta, all’Assessore alla Viabilità Claudio Lubatti – “Il quotidiano La Repubblica, edizione Torino, dell’8 novembre, riporta la notizia che sarebbe intenzione dell’amministrazione emettere un bando per affidare a privati la gestione del V Padiglione per un uso diverso da quello di parcheggio. Dobbiamo al proposito constatare come si continui ad ignorare le richieste avanzate da questa Circoscrizione attraverso odg, mozioni e lettere per ottenere la piena disponibilità temporale del parcheggio del V Padiglione e la contestuale eliminazione della possibilità di parcheggio a raso nell’area del Valentino, in particolare viale Medaglie d’Oro e viale Boiardo. E’ superfluo ricordare che la disponibilità e l’utilizzo come parcheggio del V Padiglione eviterebbe ulteriori interventi di costruzione di parcheggi interrati nell’area, ricordando altresì che nel PISL di qualche anno fa si prevedeva anche, con un costo decisamente contenuto, la possibilità di raddoppio della capacità recettiva del V Padiglione con l’utilizzo di strutture metalliche sopraelevate. Lamentiamo, con la presente, la continua mancanza di risposte alle nostre sollecitazioni sull’argomento ed insistiamo nel richiedere una riunione con tutti gli Assessorati competenti per dibattere la situazione del Parco del Valentino, dei parcheggi che lo interessano, delle prospettive future”.

Ottoinforma (13/11/2012)

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