La dinastia Miroglio scommette su via Nizza


Qualche muratore che cammina sotto i portici di via Nizza, un po’ di polvere che esce da un portone, rumore di ponteggi montati in un cortile. Per adesso le tracce della trasformazione sono poco visibili, ma già dai prossimi mesi diventeranno ben più evidenti. L’angolo tra corso Vittorio Emanuele II e via Nizza cambia volto: via l’attuale libreria, spazio ad una vineria, lounge bar, caffè letterario, insomma uno spazio di 250 metri quadrati articolato su tre piani «dedicato al vino, agli sfizi culinari e alla socializzazione».

Parola di Franco Miroglio, membro della dinastia albese del settore tessile, titolare dell’azienda vitivinicola internazionale Tenuta Carretta che ha sede a Piobesi d’Alba. L’azienda, proprietaria di settanta ettari di vigne vende i suoi prodotti in tutto il mondo, dalla Svezia alla Cina, dall’Australia al Canada, e aprirà il suo avamposto torinese il prossimo novembre o al più tardi fra un anno, ad inizio 2013. L’annuncio di una nuova vita per l’angolo estremo di San Salvario, uno dei luoghi più problematici del quartiere per le questioni di ordine pubblico e sicurezza, suona come una scommessa non da poco sulla riqualificazione dei portici di via Nizza e sull’attrattività dell’area di Porta Nuova. «Siamo convinti che la metropolitana e la risistemazione della via insieme al centro commerciale interno alla stazione cambieranno questa zona di Torino – dice Miroglio –. Sta nascendo un nuovo polo commerciale; anche noi vogliamo partecipare alla trasformazione, con l’ambizione di essere uno dei fulcri del rinnovamento».

L’investimento iniziale è di circa un milione e mezzo di euro per i lavori; se sarà vera gloria lo diranno i clienti torinesi. Intanto, però, il prossimo arrivo ha messo in fibrillazione i residenti, la Circoscrizione, dove sono alte le aspettative sulle ricadute positive della nuova attività commerciale, e i commercianti vicini di serranda della futura vineria, incuriositi dai primi cantieri. Più in dettaglio, il nuovo locale avrà a livello portici un angolo bar con annessa libreria che lavorerà soprattutto di giorno, mentre al piano inferiore una sala per la degustazione dei vini e assaggi culinari sarà attiva la sera. Due piani sottoterra, nell’infernotto, sarà invece allestita una sala riservata, dedicata ai «vini nobili». «L’intenzione è quella di creare un luogo accogliente per tutti, dai giovani ai meno giovani» dice Miroglio. E il capitolo, rumori notturni, quiete pubblica, notti insonni per i residenti? I proprietari promettono di non dare vita all’ennesimo locale della movida fracassona: «Non saremo una rumorosa discoteca: musica ed esibizioni saranno controllate e circoscritte al piano sotto la sede stradale».

di Andrea Ciattaglia, La Stampa (21/02/2012)

Iniziano i lavori per il “nuovo” mercato

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di Paola Italiano, La Stampa (21/02/2012)

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