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“Giro di vite anti-spaccio: un altro locale chiuso”


di Paola Italiano, La Stampa (05/12/2011)

“Gtt: sale a 1,50 euro il biglietto del bus”

Biglietto dell’autobus a 1,50 euro. Oggi si decide. Nella riunione di giunta l’assessore ai Trasporti del Comune, Claudio Lubatti, porterà tutto il pacchetto di aumenti per il trasporto pubblico, rincari che partiranno da gennaio. Scontato l’aumento di 50 centesimi del ticket semplice, in linea con le decisioni prese dalla Regione e con le tariffe decise da altre città, come Milano. Una stangata secca, di mezzo euro, visto che oggi per acquistare un ticket si spende 1 euro. Aumenterà il costo, ma anche il tempo a disposizione dopo aver timbrato: non più 70 minuti, ma 90 minuti. Un’ora e mezza in cui si possono prendere diversi mezzi e completare la corsa fino al capolinea, se si è saliti prima dello scadere del tempo. Per la metropolitana rimane la corsa semplice, ma il biglietto si potrà però utilizzare su bus e tram dopo essere scesi dai treni del sistema Val.

Gli aumenti saranno spalmati su tutti i tipi di documenti di viaggio: il rincaro sarà, in media, di circa il 10 per cento, concentrato soprattutto sui ticket occasionali. Il Comune e Gtt con il pacchetto puntano ad incrementare la quota di abbonati e di affezionati ai trasporti pubblici. Oggi sono più di 170 milioni i clienti annuali della società di corso Turati. Lo scopo è quello di arrivare a 180 milioni nel 2015. E non è solo una questione di business e di incremento dei ricavi dalla vendita. C’è anche un aspetto di riduzione della circolazione dei mezzi privati e, sul medio lungo termine, dello smog.
L’abbonamento annuale urbano aumenterà del 67 per cento e non ci sarà un biglietto di corsa semplice integrato: urbano più suburbano. Se ne discuterà più avanti. Quello che si è riusciti a fare in questa fase è la messa a punto solo di un carnet che contiene biglietti che valgono sia in città sia fuori dai confini. Il pacchetto di ticket multipli, da dieci o da quindici, è una delle altre formule su cui si punta per fidelizzare gli utenti. Anche la corsa semplice suburbana verrà ritoccata, ma l’incremento sarà minore: da 1 a 1,30 euro. La rete fuori dalla cinta daziaria di Torino è infatti più piccola, meglio contenere il rincaro.

Dopo l’aumento delle tariffe dei mezzi pubblici, e non è scontato che la bozza della delibera portata da Lubatti non sia ritoccata in qualche punto dopo la discussione in giunta, si deciderà come intervenire sul fronte dei parcheggi. Un rincaro del biglietto dell’autobus si trascina dietro in automatico un aumento della sosta nelle strisce blu. Lo studio è già pronto. Due le idee, quella di allargare il parcheggio a pagamento in altre zone, come Santa Rita, San Paolo e Cenisia. Oppure di passare ad un ritocco delle attuali zone, opzione che sembra convincere di più l’assessore Lubatti. E non è detto che nella riunione di giunta di oggi possa arrivare anche questa seconda delibera. Così da completare il pacchetto. E nella testa dei tecnici dell’assessorato ci sarebbe l’intenzione di rivedere le aree di sosta e la relativa tariffa: oggi la mappa delle zone è caotica. Meglio un sistema a cerchi concentrici con costo orario del parcheggio chiaro, partendo dagli attuali 2 euro all’ora della zona centrale, sull’asse di via Roma. Un riordino che da solo potrebbe portare un incremento dell’incasso, allargando le aree con la sosta più cara. E superare il tetto dei 2 euro all’ora? Opzione che si sta ancora valutando.

di Diego Longhin, Repubblica (06/12/2011)

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