I sindaci di tre grandi città – Torino, Parigi e Bruxelles – sono confrontati sui temi dell’immigrazione e dell’integrazione visitando il cuore multietnico del capoluogo piemontese, nel quartiere di San Salvario.
La radiografia di Sergio Chiamparino (Torino), Bertrand Delanoe (Parigi) e Freddy Thielemans (Bruxelles) parte da un luogo simbolo delle trasformazioni urbane e sociali di Torino, la Casa del Quartiere di via Morgari, che è stata trasformata da sede di ex bagni pubblici in spazi dedicati ad attività culturali, sociali e di animazione. Qui, stamani, per iniziativa del Comitato che sostiene la candidatura di Piero Fassino a sindaco di Torino, i tre «primi cittadini» hanno incontrato don Piero Gallo, che guida la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo. «Il suo – ha spiegato Chiamparino – è stato un ruolo fondamentale per la risoluzione delle tensioni» che sono emerse nel quartiere.
I tre sindaci hanno analizzato i temi legati alla multietnicità delle città europee, «che è insieme un problema – ha detto il sindaco di Torino – e un’opportunità di riqualificazione urbana e crescita sociale».
Delanoe ha rilevato analogie fra San Salvario e il 18esimo arrondissement di Parigi e ha sottolineato come «gli investimenti in cultura e in luoghi di aggregazione siano capaci di tenere unito il tessuto sociale, non solo sul versante degli stranieri, ma anche degli anziani che vivono in quartieri a forte immigrazione».
«L’approccio di Torino – ha detto Thielemans – è simile a quello che abbiamo adottato a Bruxelles: le città hanno bisogno di investire sulle intelligenze degli abitanti, non sui muri che li separano. Solo così – ha concluso – è possibile evitare che vi siano sacche di esclusione». La visita è proseguita per le vie del quartiere, dove i tre sindaci hanno incontrato alcuni stranieri che vi risiedono, e si è conclusa nella chiesa di don Gallo in largo Saluzzo.

da La Stampa, (05/05/2011)

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