L’uomo ha raggirato persone in tutta Italia. Personaggio noto alle forze dell’Ordine per i suoi bizzarri travestimenti e i continui cambi di indentità.
“Quando nel 1994 era stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile, il suo cavallo di battaglia era la riscossione del canone Rai. Angelo Salvioni, nato nel milanese e con un infinito cambio di residenze, si presentava a domicilio per riscuotere la tassa, con finto bollettario, tesserini e timbri.
Aveva raggirato persone in tutta Italia, guadagnandosi anche una puntata di “Mi manda Lubrano”, trasmissione paladina di tutti i truffati. Era stato condannato a due anni di carcere. L’allora capo della Mobile, Aldo Faraoni, oggi è il questore di Torino e sono di nuovo i suoi uomini ad avere messo in manette quello che è considerato uno dei principali truffatori del bel paese.
Nel frattempo è diventato un 60enne, ha conservato una stazza non indifferente, 170 di altezza per oltre 150 kg di peso, ma continua ad essere definito dagli inquirenti un “maratoneta della truffa”. Lo hanno bloccato ieri a San Salvario dove, travestito da sacerdote, chiedeva offerte per benedire i negozi. Ad allertare gli agenti un verduriere che, insospettito, ha chiamato la parrocchia, scoprendo di avere appena dato 10 euro a un millantatore.
Nella sua borsa, oltre ai paramenti sacri, anche finti pass di testate giornalistiche e volantini per la ricerca di comparse. Era proprio il cinema un altro dei sui “must”. Ai tempi del primo arresto su di lui pendevano le denunce di aspiranti attrici con cui, a Roma, si era spacciato per regista e produttore cinematografico. Dietro il pagamento di un congruo compenso prometteva loro l’ingresso nel mondo dorato del cinema e della televisione. Produceva falsi copioni, inventava cast.
Ma era riuscito anche ad accreditarsi a Montecitorio, come falso consigliere dell’ ufficio stampa della presidenza del Consiglio, si offriva di risolvere, dietro compenso, problemi legati alle pensione. Da allora l’elenco dei suoi precedenti si è allungato, oggi conta oltre 20 pagine, di pari passo con la sua capacità di inventarsi travestimenti e nuovi modi per ottenere denaro.”
di Elena Masuelli, La Stampa (23/02/2011)