Rotonda e Cacao: licenza di eccedere. Il Comune ha autorizzato i due «templi» del divertimento notturno nel Parco del Valentino a superare ogni limite acustico. Per tutta l’estate, in tutte le sere di apertura fino alle 2, fino alle 4 nei fine settimana, festivi e prefestivi. Nelle motivazioni, si legge che la Rotonda «rappresenta uno dei più importanti e storici punti di aggregazione socioculturale» e che il Cacao è diventato «un vero punto di aggregazione per i giovani e non solo». Si parla poi di «presidio territoriale strategico per il controllo di sicurezza» e contributo dei locali a «migliorare la vivibilità notturna del Parco in termini di sicurezza».

Una licenza praticamente illimitata che, dopo le polemiche sulla movida, solleva già proteste. A partire dall’associazione Pro Natura, in prima linea nella difesa del Valentino: «È vergognoso – commenta il vicepresidente Emilio Soave – mi sembra assurdo parlare di valenze sociali e culturali per locali a pagamento, magari con selezione all’ingresso. I locali portano un traffico enorme nel verde, dove l’ingresso delle auto e i parcheggi non dovrebbero nemmeno esistere: sono autorizzati con una delibera provvisoria ormai da 16 anni».

Pro Natura sottolinea che i lavori di manutenzione del Valentino prevedevano un collegamento del Cacao con il parcheggio del V Padiglione, che avrebbe alleviato il traffico, mai realizzato per via del ridimensionamento dei fondi per i lavori. Insomma, il parco soffre per rumore e smog, problemi indotti proprio dalla presenza dei locali.

Anche il «contributo alla vivibilità notturna» lascia più di una perplessità: «C’è da chiedersi chi frequenta il parco alle 3 di notte – aggiunge Soave – se non proprio i clienti dei locali». Le forze dell’ordine ricevono con frequenza denunce di furti o rapine notturne ai frequentatori (le ultime, un paio di settimane fa), senza contare la presenza costante di parcheggiatori abusivi.

Lo sforamento è stato autorizzato (su richiesta dei gestori stessi) con due delibere approvate in una delle ultime riunioni della Giunta Chiamparino (3 maggio). Ma non c’è traccia negli atti comunali di concessioni analoghe ad altri locali privati, se non per eventi particolari e limitati nel tempo (concerti o rassegne musicali), o per attività gestite dall’amministrazione pubblica, come i punti verdi estivi.

Proprio sui livelli acustici dei locali, poi, il Comune stesso – dopo i molti esposti ricevuti – aveva commissionato all’Arpa (Agenzia regionale per l’Ambiente) uno studio analitico per migliorare l’impatto di musica e rumore. Il monitoraggio aveva preso in esame le emissioni sonore prodotte da cinque locali, tra cui anche Rotonda e Cacao. La relazione rilevava «una situazione di criticità», con sforamenti che disturbavano il sonno non solo nelle zone limitrofe, ma addirittura dei residenti in collina (via Curreno e Strada San Vito di Revigliasco).

di Paola Italiano, La Stampa (02/06/2011)

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