“Ripensare i tempi e gli spazi dell’intera piazza Nizza”

[fusion_builder_container hundred_percent=”yes” overflow=”visible”][fusion_builder_row][fusion_builder_column type=”1_1″ background_position=”left top” background_color=”” border_size=”” border_color=”” border_style=”solid” spacing=”yes” background_image=”” background_repeat=”no-repeat” padding=”” margin_top=”0px” margin_bottom=”0px” class=”” id=”” animation_type=”” animation_speed=”0.3″ animation_direction=”left” hide_on_mobile=”no” center_content=”no” min_height=”none”][Aldo Ferrara, rappresentante degli ambulanti]

Sono ormai cinque anni esatti che il mercato rionale di piazza Nizza staziona in via Raffaello, uno spostamento, temporaneo per via dei lavori alla linea metropolitana, che non ha mai funzionato veramente tra il trittico abitanti, esercenti, automobilisti. Entro la fine di quest’anno il tutto rientrerà nella sede storica, ma forse per fare un salto di qualità c’è bisogno di cambiamenti, in linea con le mutazioni del quartiere e dell’organizzazione economico – sociale dei suoi abitanti che la crisi sta imponendo. A fronte di un consistente investimento, circa un milione e mezzo di euro, “bisogna ragionare bene su come utilizzare al meglio la nuova sede” sostiene Aldo Ferrara, rappresentante degli ambulanti “e per farlo si deve aprire in tempi brevi un dialogo tra noi e le istituzioni”. Per Ferrara questo dialogo è venuto totalmente a mancare con l’amministrazione centrale negli ultimi 24 mesi, mentre qualcosina in più è stata detta con la Circoscrizione. Di certo c’è che il nuovo mercato sarà settoriale, cioè suddiviso per comparti merceologici, composto da 55 banchi Un contorno, che “probabilmente – continua Ferrara – deve essere la base di partenza per mettere in campo nuove idee se si vuole veramente creare un bel mercato”. Tra queste ci sono le proposte di spostare un paio di volte alla settimana l’orario di mercato al pomeriggio e rendere esteticamente uniformi le coperture dei banchi, magari con tende apribili identiche a spese dei bancarellai, ma con l’aiuto comunale tramite sgravi fiscali sull’occupazione del suolo pubblico e sulla tassa rifiuti. E poi c’è la necessità di reperire subito parcheggi “per evitare” dice ancora Ferrara “una guerra con i residenti, che già a lavori ultimati si vedranno dimezzare i posti auto”. E i parcheggi devono essere necessariamente ricavati nella parte sinistra della strada, con un piccolo intervento che crei spazi a lisca di pesce, in attesa di una definitiva riqualificazione del resto della pazza. Sensibile a queste osservazioni il capogruppo in circoscrizione del Partito Democratico, Augusto Montaruli, che promette di attivarsi affinché entro giugno venga convocata una commissione che si occupi della nuova area. “E’ necessario – aggiunge Montaruli – ripensare i tempi e gli spazi dell’intera piazza Nizza per venire incontro alle esigenze dei commercianti e dei residenti”.

[Alessandro, l’edicolante di piazza Nizza]

Nel mentre i lavori di rifacimento continuano e qualche preoccupazione stanno destando anche nei negozianti a sede fissa per i disagi generati dal cantiere. Il più preoccupato di tutti, però, è Alessandro, titolare dell’edicola a chiosco. “Mi dovrò spostare” – spiega – vicino all’accesso della metropolitana, restando sul lato dove mi trovo ora, ma dal comune non mi hanno ancora comunicato quando. Sta di fatto – conclude – che questo spostamento sarà a spese mie: tra allacciamenti vari e costi di riposizionamento dovrò spendere circa 15 mila euro. Spero che l’assessorato al Commercio mi venga incontro”.

E la speranza è che anche il completamento dell’opera avvenga entro ottobre – novembre di quest’anno, in maniera da chiudere una parentesi durata un lustro.

di Giovanni D’Amelio, Ottoinforma (11/03/2012)

“Il quartiere delle biciclette resta senza rastrelliere”

[Cliccate sull’immagine per ingrandire e leggere l’articolo]

di Paola Italiano, La Stampa (15/03/2012)

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