Torino, ladri in fuga a tutta velocità

Caccia ai ladri. Insegui­mento all’americana ieri pomeriggio lungo le vie del quartiere San Salvario dove le “pantere” e i motociclisti della polizia hanno dato la caccia ad un’auto in fuga, una Bmw che aveva tentato di forzare un posto di bloc­co. Poco dopo, in via Mada­ma Cristina, la stessa auto, ha sfiorato, rischiando di investirla, una donna che stava rincasando.

Per una ventina di minuti i fuggitivi hanno tentato di seminare gli inseguitori, poi hanno dovuto abbando­nare la macchina in corso Marconi, quasi all’angolo con via Principe Tommaso e tentare di allontanarsi a piedi. In quattro hanno co­minciato a correre in altret­tante direzioni diverse, ma due sono stati fermati e ar­restati. Nell’auto lasciata con le portiere spalancate, i poliziotti delle volanti e quelli del commissariato Barriera Nizza, hanno tro­vato materiale elettronico rubato di un colpo messo a segno in un magazzino dove sono in vendita computer e telefoni cellulari. All’interno della Bmw sono stati trovati an­che un piede di porco e altri attrezzi usati per lo scasso. In manette sono finiti due zingari sinti che, nel corso del successivo interrogato­rio, si sono rifiutati di fare i nomi dei complici. Uno dei due è minorenne.

Si tratta di nomadi già noti alle forze dell’ordine e do­miciliati presso il campo di Mirafiori. Panico, durante l’insegui­mento, da parte degli auto­mobilisti e dei numerosi pedoni a quell’ora (erano le 16,30) presenti lungo le vie del quartiere e che a più riprese hanno collaborato con i poliziotti indicando loro le vie di fuga dei malvi­venti.

Il materiale rubato è stato restituito ai proprietari.

da Torinocronaca, (01/03/2012)

L’ultima trincea anti movida: “Strisce blu anche di sera”


Ultima spiaggia: sosta a pagamento fino a mezzanotte. Se i locali a San Salvario continuano ad aumentare, il traffico a crescere, i residenti a lamentarsi e le casse del Comune a essere al verde, ecco l’unica misura immediatamente attuabile: prolungare fino alle 24 le strisce blu. La richiesta al Comune sarà formalizzata con un ordine del giorno messo ai voti dal Consiglio della Circoscrizione Otto di questo pomeriggio, e riguarderebbe il quadrilatero tra via Nizza, corso Vittorio Emanuele II, corso Massimo d’Azeglio e corso Marconi. Ma l’ipotesi era già emersa in alcuni incontri al circolo del Pd della Otto tra gli amministratori e l’assessore alla Viabilità Claudio Lubatti, che ne sta sondando la fattibilità: «Per noi non ci sono preclusioni – dice Lubatti – né problemi dal punto di vista tecnico. L’unica questione da analizzare più approfonditamente è il contratto economico con Gtt per le strisce blu, che andrebbe rivisto. Si tratta di capire i dettagli: per quanti e quali giorni a settimana, ad esempio».

Il pagamento del parcheggio in orario serale esiste già in alcune aree non distanti: piazza Carlo Felice, piazza Paleocapa e piazza Lagrange, in alcuni casi fino alle 23, in altri fino alle 24. Si tratta di aree circoscritte, mentre a San Salvario sarebbe la prima volta di una porzione di quartiere così grande con l’obbligo di esibire il bigliettino dopo le 20. Inoltre, nelle altre aree, non sono validi i permessi per i residenti: questo non varrebbe per San Salvario, dove proprio le lamentele di chi vive con i locali sotto casa sono alla base della richiesta. Il parcheggio è diventato merce rara per loro negli ultimi mesi, che hanno visto crescere locali e frequentatori. E dehors: non solo quelli stagionali, ma anche fissi, molti dei quali deserti nei mesi invernali, cosa che ha fatto ulteriormente imbestialire molti residenti. Sulla questione «movida» è stato anche aperto un (nuovo) tavolo di confronto. «Ma è chiaro – constata il coordinatore alla viabilità e vicepresidente Marco Addonisio – che bisogna fare qualcosa di concreto, perché per molti ormai la situazione è insostenibile. Si tratta di una misura a costo quasi zero, di facile attuazione. Inoltre, se il Comune ci dicesse di sì, potremmo anche iniziare a parlare di altri interventi da tempo sul tavolo, come la pedonalizzazione delle esedre di largo Saluzzo». «Speriamo che il prolungamento della sosta a pagamento – è l’opinione della coordinatrice alla cultura Paola Parmentola – induca sempre di più gli automobilisti a scegliere il parcheggio interrato di piazza Madama Cristina, spesso sottoutilizzato».

Neppure i gestori dei locali sono contrari, pur con qualche perplessità. Come Sergio Bigiordi, del Biberon di via Silvio Pellico, una sorta di pioniere che ha aperto i battenti quando ancora la zona – sembra un secolo fa – era di quelle che la gente preferiva non frequentare al calare del buio. «Certo, è meglio di niente – dice – ma non è una misura risolutiva. Nel fine settimana, molti clienti arrivano intorno alle 23: non so se ci sarebbe un reale effetto deterrente. Meglio sarebbe un divieto di accesso alle auto per i non residenti, toglierebbe molto del traffico». Cioè la Ztl: misura che i locali caldeggiano da tempo, ma che a molti residenti non piace affatto. E che, comunque, non sarebbe attuabile. Perché i soldi per le telecamere, quelli proprio non ci sono.

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di Alessandro Porro, Torinocronaca (21/02/2012)
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1 Commento. Nuovo commento

  • Anonymous
    2 Marzo 2012 19:11

    si parla tanto si fa niente. non si fanno neanche le multe a chi parcheggia sulla ciclabile o sulle strisce…volete farmi credere che controlleranno davvero?

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