Pubblichiamo altri articoli sulla movida (c’è anche La Stampa, incredibile!) e ringraziamo il giornalista che ha commentato il post precedente.

San Salvario, per la movida per ora solo un mini-patto

Ai gestori dei locali si chiede di far nascere entro due settimane un’associazione che rappresenti i locali di San Salvario e diventi interlocutore unico di residenti e Comune. In cambio, Palazzo Civico si impegna a cercare di garantire più pulizia nelle vie e negli spazi pubblici e intensificare le multe alle auto e i controlli per contenere gli schiamazzi notturni che turbano le notti dei residenti. Ieri a Palazzo Civico si sono dati appuntamento dieci titolari di locali di San Salvario (nomi vecchi e altri freschi di inaugurazione), che dopo piazza Vittorio e dintorni è uno dei punti caldi della movida torinese. Un’ora e mezza di colloquio serrato con il sindaco Piero Fassino e con l’assessore al commercio e ai vigili urbani Giuliana Tedesco. La quale promette a tempi brevi un’area parcheggio riservata ai residenti, in attesa che sia terminato uno studio di fattibilità per varare la Ztl notturna, una delle misure chieste recentemente anche dai consiglieri comunali per decongestionare il traffico e regolare la presenza delle auto nella zona. Al momento non è possibile: troppi varchi che potrebbero essere controllati con efficacia solo da telecamere. Un sistema costoso e i soldi scarseggiano.

Quando l’associazione dei commercianti sarà nata, è intenzione dell’assessorato convocare insieme esercenti e residenti per cercare altre soluzioni concrete di contrasto al problema della movida. Si procede dunque per piccoli passi. Per il momento non si parla di estendere anche a San Salvario il patto per la sicurezza siglato in piazza Vittorio. I residenti da tempo sostengono che la patente a punti per i locali è poco efficace: “Basterebbe far rispettare le regole che già esistono”, non fa che ripetere Eliana Strona, segretaria dell’Associazione dei residenti Rispettando San Salvario.

Al termine dell’incontro l’assessore Giuliana Tedesco è soddisfatta: “Un clima propositivo nel quale abbiamo cercato di mettere in luce alcuni problemi da affrontare subito e altri da risolvere più a lungo termine”. Più cauti i titolari dei locali del quartiere, i quali ritengono che la nascita del comitato dei locali non sia impresa così facile e che a questo punto sia tempo di azioni concrete da far partire subito: raccolta differenziata porta a porta e posti auto riservate ai residenti nelle ore serali.
Peraltro, ricordano, un tentativo di riunire sotto una sola sigla i locali era già stato fatto da Davide Pinto del Diwan Cafè. Invano, l’intesa non era stata possibile. Al termine dell’incontro con sindaco e assessore, Sergio De Giorgi del Biberon è ancora scettico: “In questo quartiere convivono locali con anime molto diverse. Non sarà così facile”. E per tutti (presenti i gestori di Astoria, Sbarco, Sound Art, Lab, Ddr) il ritornello è lo stesso: “Questa non è piazza Vittorio, la situazione è differente”. Secondo De Giorgi, la questione del disturbo da movida è stata esagerata: “Non è possibile – spiega – equiparare la situazione dei Murazzi con quella di San Salvario. Qui c’è maggiore tranquillità, una delle ragioni per cui molti giovani hanno preferito spostarsi a San Salvario”. Quanto al problema dell’alcol e delle bottiglie di vetro, il tema è assai più complesso di quanto sembra: “Molti arrivano da noi con lo zaino pieno di bevande che hanno acquistato altrove”. Nel ruolo di mediatore, all’incontro era presente anche Alessandro Mercuri di San Salvario Sostenibile: “Una delle nostre proposte è far partire la raccolta differenziata porta a porta e di sera riservare i posti delle strisce blu ai residenti”.

di Sara Strippoli, Repubblica (12/07/2012)

La Ztl dalle 21: un rimedio per le notti di San Salvario

Movida molesta, nuovo atto. Ieri è stata la volta di San Salvario: i titolari dei locali incastonati fra via Madama Cristina e via Nizza sono stati ricevuti dal sindaco Fassino e dall’assessore ai vigili e al Commercio Giuliana Tedesco. Due le notizie. Il Comune si è impegnato a studiare una Ztl notturna (sarebbe molto meno complicato rispetto a piazza Vittorio perché nelle viuzze di San Salvario non passano mezzi pubblici) e i responsabili dei locali hanno annunciato di volersi unire in associazione per semplificare il rapporto con l’amministrazione.

La delegazione ricevuta in municipio rappresentava in qualche modo la vecchia e la nuova guardia del loisir: accanto a bar e ristoranti storici di via Baretti e Berthollet c’erano anche gli ultimi arrivati, quelli inaugurati pochi giorni fa proprio sull’onda della movida che piace e che rende. L’incontro si è svolto a porte chiuse nell’ufficio del sindaco e senza particolari tensioni. Anzi il clima – secondo quanto dichiarato a fine incontro dall’amministrazione «si è svolto in un clima propositivo». Come si diceva i gestori hanno concordato sulla necessità di costituirsi in associazione entro la fine di luglio, per divenire interlocutore unico e omogeneo sia dell’amministrazione comunale sia dei residenti.

Gli esercenti hanno altresì assunto l’impegno di controllare i volumi della musica e promuovere un’azione verso la clientela, al fine di invitarla a comportamenti rispettosi verso i residenti. La Città, invece, ha assunto l’impegno di attuare un’intensificazione degli interventi di pulizia nelle vie e negli spazi pubblici. Il sindaco Fassino poi ha dato la propria disponibilità a valutare una maggiore presenza dei vigili urbani.

Inoltre si lavorerà sulla possibilità di individuare un’area di parcheggio riservata ai residenti, come da loro richiesto. Verrà poi preparato uno studio di fattibilità per l’istituzione di una Ztl notturna, in grado di eliminare il traffico e regali agli abitanti una nuova tranquillità. A breve verrà organizzato un incontro tra residenti, esercenti e amministrazione comunale, per verificare il piano delle azioni e iniziare un dialogo costante tra le parti, accompagnato da un piano di comunicazione «dedicato al rispetto e alla vivibilità del quartiere e degli spazi pubblici». La parola d’ordine, insomma, è diventata «divertiamoci, ma rispettando le regole e aumentiamo le regole per divertirsi con meno danni collaterali».

di Emanuela Minucci, La Stampa (12/07/2012)

1 Commento. Nuovo commento

  • La ZTL notturna è un po’ un ritorno al passato, quando pochi ti avrebbero portato di notte, e volentieri, a San Salvario…

    Rispondi

Rispondi a Anonymous Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere