Il Consiglio di Stato ha disposto ieri la sospensione della sentenza del Tar del Piemonte che rigettava il ricorso dei cittadini riuniti nel comitato ex Isvor, da anni impegnato nella battaglia per impedire l’edificazione di un grande complesso residenziale sulle ceneri della prima fabbrica Fiat. Se l’estate scorsa la sentenza del Tribunale amministrativo si era rivelata un’autentica doccia fredda per il comitato la decisione del supremo organo della giustizia amministrativa riporta la sfida in parità.
Il comitato si era visto respingere dal Tar il ricorso basato sulla chiusura di via Chiabrera – risalente ai primi del Novecento quando la Fiat si era insediata a ridosso di corso Dante – e ormai usucapita secondo i giudici amministrativi piemontesi. Senza scoraggiarsi i residenti hanno dato mandato al proprio legale di presentare ricorso al Consiglio di Stato che ieri si è espresso sconfessando l’operato del Tar.
Occorrerà ancora attendere la sentenza definitiva ma la sospensiva segna un punto a favore del comitato nella lunga battaglia iniziata sette anni fa. I residenti però, abituati ormai a continui capovolgimenti di fronte, preferiscono non cantare ancora vittoria. “E’ una notizia che riaccende un barlume di speranza – spiegano dal comitato – purtroppo non è ancora detta l’ultima parola, attendiamo la pronuncia definitiva e poi valuteremo il da farsi”. In caso di sentenza sfavorevole il comitato, deciso a non mollare fino all’ultimo, avrebbe già pronto un ricorso alla Corte dei conti.
di Alessandro Porro, alexporro.wordpress.com (20/01/2012)