Un mare di folla, con tanto di ombrelloni (quelli di CioccolaTò in piazza Vittorio). Come accade ormai da quando l’Unità d’Italia ha compiuto i suoi 150 anni – il 17 marzo scorso -, durante i week-end Torino viene presa d’assalto. Turisti che vengono da fuori, turisti che a Torino ci vivono tutto l’anno, ma che in questo 2011 riscoprono una città nuova: piena di cose da fare e da vedere. Un successo che ha portato il Comune, addirittura, a programmare la chiusura al traffico del centro (nei fine settimana di qui a giugno) per «eccesso di struscio».

C’è però chi, come il candidato sindaco Pdl Michele Coppola, trova che il rovescio di questa medaglia la faccia brillare molto meno del dovuto: «Mi piace il centro affollato di persone e tanti turisti – ragionava ieri a voce alta mentre passeggiava in piazza Vittorio -, è bello vivere il centro, ma non bisogna penalizzare commercianti e residenti. In questi anni è mancata una strategia condivisa sulla ztl, sulle finte piste ciclabili, sui parcheggi e sulle chiusure straordinarie. Il Comune ha spesso agito di prepotenza». E ha aggiunto: «Come se ciò non bastasse, abbiamo un centro che rischia di soffocare e che non ha bisogno di eventi piccoli o medi, dai mercatini alle feste di partito che, a rotazione, dovrebbero invece essere destinati agli altri quartieri che oggi sono sempre più poveri di opportunità per residenti e commercianti. Penso anche all’ultima ingiustizia che ha permesso solo ad alcuni negozi del centro di rimanere aperti a differenza di altri obbligati alla chiusura con la città in festa».

Secondo Coppola sono tanti i comitati, le associazioni di quartiere e di commercianti pronti a sviluppare progetti in partnership con il pubblico. E sulla base di questa convinzione annuncia: «Vorrei scegliere insieme con i quartieri dieci piazze o luoghi che diventino poli di eventi e attività di attrazione. Un esempio su tutti: Paratissima, che per qualche giorno fa vivere diversamente San Salvario, offrendole anche una nuova prospettiva. Con poche risorse potremmo ridisegnarle, prepararle e “attrezzarle” per essere pronte ad ospitare iniziative. Penso a piazza Galimberti con le magnifiche arcate del Moi, a piazza Sabotino o a Spina 1».

L’assessore al Commercio e al Turismo Alessandro Altamura ribatte così: «Una politica territoriale degli eventi c’è, ed è ben coordinata con le dieci circoscrizioni che hanno persino collaborato al progetto di regolamentazione delle feste di quartiere. Per quanto riguarda invece le aperture o la saturazione del centro, ricordo a Coppola che stiamo ancora aspettando la legge regionale che regolamenti il riconoscimento dei centri turistici. Il che significa un nuovo impianto che non penalizzi il piccolo commercio. Conclude: «Quest’anno CioccolaTò è stata realizzata a costo zero per la città e ha avuto una ricaduta economica eccezionale»; in più, dal punto di vista dell’impatto estetico, «l’effetto-baraccone» è stato ampiamente evitato: «I gazebo sono tutti bianchi, abbiamo evitato l’invasiva presenza dei gonfiabili, e il solo fatto che la manifestazione abbia riscosso tutto questo successo significa che il gioco valeva la candela».

di Emanuela Minucci, La Stampa (04/04/2011)

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