“Infilano un pezzo di carta nella fessura, aspettano che un po’ di automobilisti provino ad acquistare il tagliando inserendo le monete, e poi passano a riscuotere sbloccando il “tappo” con un fil di ferro. Le monetine scendono dal parcometro Gtt come da una slot machine, ma a differenza dei giocatori d’azzardo, i romeni che hanno preso di mira le “macchinette” di San Salvario e San Donato, vincono quasi sempre.

Quasi, perché nei giorni scorsi la polizia ha arrestato alcuni componenti della banda e le indagini proseguono per individuare gli altri responsabili. I parcometri, intanto, continuano ad essere manomessi, e i clienti del Gruppo Torinese Trasporti continuano ad infilare monete senza riuscire a ricevere il tagliando.

Giovedì mattina l’ultimo episodio di una lunga serie. Una volante è intervenuta in corso Marconi angolo via Principe Tommaso. Un automobilista, stanco di pagare e non ricevere il biglietto, ha chiamato il 113. All’apparenza, era tutto in regola: orario indicato spaccato al secondo, nessun led acceso, e nessun segno di effrazione. Le monete inserite, però, rimanevano bloccate e non c’era modo di recuperarle. I poliziotti, verificato il problema, hanno avvisato i tecnici Gtt, che hanno ripristinato il parcometro su corso Marconi e quello in via Principe Tommaso, manomesso anche quello.

«Quando colpiscono – spiega un impiegato che lavora a San Salvario – ne mettono fuori uso due o tre per volta. È da diverso tempo che vanno avanti, ma il problema non viene risolto. Eppure di soldi a Gtt dalle strisce blu ne arrivano parecchi. Possibile che non trovino un sistema per impedire questo trucchetto?». Il problema, naturalmente, non riguarda solo San Salvario. «Ci sono stati diversi episodi anche a San Donato – spiega un agente – e le segnalazioni sono quasi all’ordine del giorno».”


da Torinocronaca (21/02/2011), tamagnone@cronacaqui.it

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