Al di là dei titoli altisonanti la situazione dello spaccio a San Salvario non cambia da alcuni anni. Sta ritornando l’eroina, che non se n’è mai andata, anche se difficilmente (speriamo) ritornerà ad essere una piaga del quartiere come nel passato. 

Come se ve ne fosse bisogno esemplifichiamo la situazione: A San Salvario le attività di spaccio si condensano a macchia di leopardo, dividendo però il quartiere in due maxi aree. La zona principale dello spaccio di eroina e hascisch resta l’area fra via Belfiore, via Berthollet e via Nizza. La gestione resta prevalentemente in mano a gruppi di maghrebini e nigeriani, tramite il tradizionale passaggio della droga “brevi manu” sul marciapiede. I locali della movida hanno di fatto spostato di poco il baricentro di queste attività. A sud di corso Marconi invece è prevalente lo spaccio di cocaina, grazie ai numerosi africani che si appostano agli angoli delle vie, aspettando il cliente che normalmente sopraggiunge in macchina. Due centri di quest’ultima specialità sono l’area attorno all’aiuola Donatello e, verso corso Dante, l’area di via Ormea corrispondente al giardino Parri. Movida si, movida no, numerosi clienti degli spacciatori si riversano poi nei vicini locali, o nelle discoteche del Valentino e dei Murazzi.

Chiuse le centrali dello spaccio. Ma torna la paura dell’eroina

Ottantatré involucri di cocaina nascosti in un paio di calzini nel retrobottega. Dopo molte segnalazioni e un’attività di controllo che va avanti da mesi, sono scattati i sigilli per il pizza- kebab di via Galliari 26. I carabinieri hanno notificato ieri il decreto di sospensione per quindici giorni della licenza al titolare del locale, individuato come base per gli spacciatori. Che, a San Salvario, sono tornati riproponendo scene che, da queste parti, non si vedevano da una decina d’ anni.

Scene d’altri tempi 
Tossicodipendenti che si bucano la sera in strada in mezzo alle auto in via Belfiore, siringhe in corso Marconi. «Un pomeriggio, verso le 18,30 rientrando a casa, ho sorpreso una coppia che armeggiava su un pianerottolo, stavano bruciando qualcosa, sembrava crack», racconta un residente di via Saluzzo.

Queste e altre segnalazioni si sono aggiunte nelle ultime settimane a quelle sullo spaccio di cocaina, droga che negli ultimi dieci anni è diventata «regina» del mercato degli stupefacenti. L’allargarsi dell’offerta ha fatto però scendere la qualità, alzando i prezzi. L’eroina è tornata, anche perchè costa meno: e pure questo è un effetto della crisi.

Nuove strategie 
Filmare gli spacciatori con le telecamere o improvvisare blitz estemporanei, sono strategie che non funzionano più. Lo spaccio è cambiato e si è adeguato, con servizi sempre più sofisticati di vedette e di turn-over tra pusher. La risposta investigativa è un ritorno alla tradizione: non soltanto servizi in borghese di osservazione, ma controlli costanti, presenza ben visibile sul territorio, controlli amministrativi nei locali. Che portano a sospensioni di licenze per quei bar frequentati soprattutto da spacciatori e pregiudicati (come già successo per il Mellow di via Nizza e il Mogadiscio di via Baretti), magari per periodi brevi: ma l’obiettivo, del Comando provinciale dei carabinieri più della sanzione, è prevenire il ritrovo di malviventi e la creazione di basi d’appoggio dello spaccio.

I primi risultati 
È stato proprio il monitoraggio continuo a portare alla sospensione della licenza al «Ciccio Pizza Kebab» di via Galliari 26, avvenuto ieri pomeriggio: gli ottantatre ovuli nel retrobottega si sono aggiunti agli esiti dei controlli di agosto e di settembre, con l’arresto di soggetti che gravitavano intorno al locale: prima uno spacciatore sorpreso con oltre 120 ovuli di cocaina e 2400 euro in tasca, poi due uomini di nazionalità senegalese fermati in flagranza mentre cedevano droga «al volo» ai clienti in macchina davanti al locale.

Negli ultimi giorni, i militari della stazione di San Salvario hanno messo i sigilli anche all’Istanbul Kebab di via Berthollet, dove sono intervenuti con l’ispettorato del lavoro: ci lavoravano persone in nero e senza permesso di soggiorno.
Otto gli arresti: sei spacciatori e due scippatori fermati dopo un furto. Sono 270 le persone controllate, 80 i veicoli e svariati acquirenti di droga segnalati alla Prefettura come consumatori. I militari, che annunciano di voler continuare a battere il quartiere senza sosta anche nei prossimi mesi, sono entrati in una ventina di locali, compresi quelli più famosi per la movida.

di Paola Italiano, La Stampa (19/10/2012)

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