Alcuni articoli di questi giorni, cliccate sulle immagini per ingrandire e leggere gli articoli:

“Ecco le nuove isole dedicate a chi va a piedi: le Circoscrizioni indicano le aree che saranno chiuse alle auto”


di Andrea Ciattaglia, La Stampa (07/01/2012)

“Via Nizza: commercianti sulle barricate, senza bus addio ai clienti”


di Alessandro Porro, Torinocronaca (31/12/2012)

“Largo Marconi: si ridiscute la viabilità”


di Paola Italiano, La Stampa (30/12/2012)

“La sfida del calzolaio Francesco: trovare qualcuno che continui la sua attività”


Ci sono mestieri che vanno via via scomparendo, soppiantati o resi obsoleti dal progresso e dalle nuove abitudini. Uno di questi è sicuramente il calzolaio, figura professionale legata ad un’epoca in cui le scarpe si riparavano e non venivano semplicemente sostituite. E’ riflettendo a questo che Francesco Grieco, da dieci anni calzolaio nel cuore di San Salvario, ha messo a punto una proposta che consentirebbe di assicurare la continuità della sua attività e offrire un posto di lavoro ad un giovane volenteroso. Francesco sta infatti cercando un apprendista cui insegnare i rudimenti del mestiere per poi cedergli o addirittura regalargli l’attività. “A fine anno vorrei andare in pensione – spiega Francesco – mi piacerebbe lasciare il testimone ad un giovane che abbia voglia di imparare e di fare questo mestiere, ancora molto richiesto in questa zona”.

Francesco, che ha iniziato proprio come garzone nella bottega di un calzolaio nella natia Cerignola e che da dieci anni è tornato a fare questo mestiere dopo averne sperimentati altri, si propone infatti di trasferire all’apprendista che si farà avanti le conoscenze ed i segreti della sua attività. “Non servono abilità particolari – rivela – in quello che spero sia l’ultimo anno di lavoro affiancherei il giovane cercando di trasferirgli la mia esperienza e soprattutto la precisione nelle riparazioni perché se la clientela è soddisfatta del servizio tornerà sicuramente ed un buon calzolaio guadagna onestamente non facendo un lavoro approssimativo. Al mio apprendista cederò poi l’attività e se non potesse permetterselo posso anche donargliela”. Qualcosa sembra si stia già muovendo come rivela lo stesso calzolaio. “Mi ha contattato il Sermig – racconta – mi hanno detto che potrebbe esserci un ragazzo interessato alla mia proposta”.

Francesco ha però un altro sogno nel cassetto, più difficile da realizzare rispetto alla ricerca di un apprendista ma comunque non così impossibile. Un laboratorio che Francesco definisce “perpetuo” dove calzolai e altre figure professionali in via d’estinzione possano lasciare in eredità ai giovani il proprio know-how trasformandosi in maestri una volta andati in pensione. “E’ un’idea che vorrei proporre alla Regione o al Comune, si tratta di un laboratorio perpetuo – spiega – basterebbe anche solo un capannone o un luogo dove i calzolai ma anche altri artigiani in pensione possano insegnare il mestiere ai giovani. Quando smetterò di lavorare non mi resterà che giocare a carte al bar con gli amici come fanno tanti pensionati, invece così potrei rendermi utile per i giovani e insegnare loro quello che io ho imparato in tanti anni di lavoro”.

di Alessandro Porro, alexporro.wordpress.com (04/01/2012)

“Ex Wagon Lits, raccolte 7.000 firme per ripristino dei treni”


Sono già 7.000 le firme raccolte nella stazione di Porta Nuova, per chiedere il ripristino dei treni notturni e il reintegro di tutti i lavoratori licenziati. La petizione sarà consegnata alle istituzioni locali e nazionali l’11 gennaio, a un mese dai licenziamenti, nel corso di manifestazioni che si svolgeranno nelle diverse sedi. Le firme saranno inviate anche al governo e al Capo dello Stato.

da Repubblica (08/01/2012)

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