«Ciao Domenico» è la parola d’ordine per tutti i clienti di Jolly Sport. Se non la pronunci, vuol dire che non sei abbastanza amico del suo proprietario, però lo puoi diventare la prossima volta. Per chi mette piede nel più grande negozio di articoli sportivi di Torino c’è sempre una seconda (e poi una terza, quarta e così all’infinito) volta. Perché Domenico Cravero è affabile e sorridente con tutti, come se tutti fossero suoi amici. «Chi viene a comperare qui quasi pretende la mia presenza, perché sa che con me si può contrattare sul prezzo, cosa che non accade nella grande distribuzione. Per come ho impostato l’attività, il rapporto personale è davvero tutto».

Un’attività che parte da lontano. Cioè da quando, quasi mezzo secolo fa, Emilio Chisotti inaugurò una piccola bottega di articoli sportivi in corso Dante, nel tratto compreso tra le vie Giuria e Ormea. «Nel ‘76, cioè ben 35 anni fa, ho rilevato il negozio da un certo Zani, che lo aveva gestito per poco tempo. Una scelta casuale e un po’ azzardata: facevo il disegnatore tecnico, e non avevo nessuna esperienza commerciale. E infatti i primi due anni sono stati drammatici, in negozio non entrava mai nessuno. Poi mi sono inventato le promozioni e le convenzioni con i Cral aziendali». Ecco la mossa vincente. Ben presto Jolly Sport, dove ogni pertugio o soppalco era buono per ospitare un diverso genere merceologico, si ingrandisce occupando anche i locali del bar a fianco, facendosi così sempre più conoscere in ambito cittadino. «A parte l’attrezzatura per il golf, allora ancora sport d’élite, in piccolo in corso Dante avevamo di tutto, anche se le marche di abbigliamento si contavano sulle dita di una mano».

Nel 2002 la grande svolta: Domenico mette gli occhi sui locali della vecchia ferramenta di via Nizza angolo via Valperga Caluso dotati di cortile e garage interno, e così Jolly Sport si lascia finalmente alle spalle le tante «ristrettezze» con cui aveva dovuto a lungo convivere. «Nella vecchia sede non ci stavamo più, la crescita sarebbe stata impossibile». E che crescita: nel grande e luminoso magazzino che si trova quasi di fronte al cavalcavia di corso Sommeiler, dove lavorano 13-14 persone sotto lo sguardo attento di Domenico e della moglie, il via vai è continuo.
«La crisi? Beh, un po’ quest’estate l’abbiamo sentita anche noi nonostante il boom del golf, in costante crescita. E per fortuna siamo reduci da tre stagioni di grande neve, che ha spinto in alto lo sci, da anni il nostro settore di punta».
San Salvario, o meglio Valentino – sobborgo del primo compreso tra i corsi Marconi e Bramante (nessuno ha mai chiamato cosi questa zona, se non gli agenti immobiliari, ndr) – è sempre lo sfondo ideale per i commerci di Jolly Sport. «Per ora via Nizza è poco battuta, perché la gente pensa che i lavori della metropolitana intralcino ancora il traffico pedonale e delle auto. Niente di più sbagliato. In realtà il nostro tratto è migliorato tantissimo sia per l’arredo urbano, sia per i nuovi o rinnovati esercizi commerciali». Forse anche per il bel caseggiato sopra il negozio, per anni in stato di abbandono, dove il vulcanico Cravero ha aperto un residence, gestito dalle figlie, che gli sta dando molte soddisfazioni.

E la sede di via Nizza 51-53 – che sta per compiere dieci anni – ha tra i suoi punti di forza anche una posizione invidiabile: la Crocetta, ma anche il Centro, sono ad un passo. «In realtà chi cerca gli articoli sportivi non ha problemi a muoversi. Da qualche anno abbiamo numerosi clienti di Genova e Milano che dicono di non trovare nelle loro città negozi di qualità».

Neve o non neve Domenico, 62 anni di origini fossanesi, è sempre lì, dietro il bancone, ad elargire sorrisi e sconti. «Però faccio sport anch’io, e tanto: nelle domeniche d’inverno vado a sciare a Bardonecchia, d’estate alle 6.30 di mattina sono già sui green di Carmagnola o di Pecetto per il golf. E tutto l’anno di sera gioco spesso a tennis: in passato sono stato un discreto giocatore di terza categoria».

di Maurizio Ternavasio, La Stampa (02/10/2011)

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