Dal blog di Alessandro Porro altre notizie interessanti (o allarmanti).

Park a barriera in corso Marconi per i nuovi locali di San Salvario


Bloccate le aperture di nuovi locali in piazza Vittorio, al Quadrilatero e lungo corso Moncalieri, San Salvario, l’unica area risparmiata dalla delibera quadro del Comune, si offre come terra di conquista per nuove aperture. Se però da un lato cresce il numero di locali la dotazione di parcheggi resta sempre la stessa, insufficiente per soddisfare la domanda di residenti ed avventori. Un problema acuito nella bella stagione dalla presenza dei dehors che sottraggono un elevato numero di posti. Di qui la proposta del coordinamento locali di San Salvario di adibire l’intero asse centrale di corso Marconi a parcheggio, con accessi eventualmente regolamentati da sbarre, sulla falsariga di corso Galileo Ferraris. La pista ciclabile invece potrebbe trovare posto lungo una delle vie che tagliano il borgo, via Baretti o via Berthollet. “Quello che vorremmo è che la movida non venga trattata anche dalla nuova amministrazione come emergenza – spiega Davide Pinto, membro del coordinamento – occorre un approccio che guardi al futuro e che consideri la movida nel suo complesso. Rilanciamo l’idea di adibire corso Marconi a parcheggio spostando la viabilità ciclabile, quello dei posti auto è uno dei problemi più sentiti, soprattutto dai residenti”.

di Alessandro Porro, 20/05/2011 (alexporro.wordpress.com)

La scuola latrina per i disperati


Ogni mattina i genitori che accompagnano i figli all’asilo d’Azeglio di via Giuria sono costretti a sopportare un intenso lezzo di urina umana che proviene dall’angolo tra la scuola e la piscina Parri. Le collaboratrici scolastiche fanno quel che possono e spesso le secchiate di acqua e disinfettante non riescono ad attenuare i miasmi. L’entrata della scuola – balzata all’onore delle cronache perché utilizzata dai pusher come nascondiglio e deposito degli stupefacenti – si trova laddove via Giuria termina formando un angolo cieco.

Lo spazio è male illuminato, semi nascosto dalle fronde degli alberi e lontano dalla vista. Caratteristiche che fino a qualche tempo fa agevolavano la fuga dei pusher e che ora tornano a vantaggio di quanti utilizzano le panchine e l’aiuola come succursale del vicino dormitorio o vi bivaccano. Molti degli abituali frequentatori dell’aiuola hanno così scambiato quell’angolo defilato per una latrina a cielo aperto dove sfogare le proprie impellenti necessità fisiologiche.

Esasperati dal doversi turare il naso per portare i propri figli a scuola i genitori hanno subissato l’Amiat di e-mail chiedendo di intervenire per disinfettare il marciapiede. Sembra però che manchino i fondi per quel tipo di intervento e in molti stanno pensando di rispolverare l’arma della raccolta firme che fece breccia per la situazione spacciatori. “E’ un problema che va avanti da mesi senza una soluzione – rivela un genitore – ogni mattina noi e i bambini dobbiamo sopportare odori nauseabondi perché a quelle umane si aggiungono anche le deiezioni dei tanti cani. Quando abbiamo provato a rimproverare uno di questi signori intenti a fare i suoi comodi siamo anche stati insultati”.

di Alessandro Porro, 20/05/2011 (alexporro.wordpress.com)

3 Commenti. Nuovo commento

  • A proposito del “parking per la movida” in corso Marconi mi vengono in mente alcune considerazioni:

    1. Perchè si continua ad incentivare l’ uso dell’ automobile? La maggior parte di questi locali somministra alcolici a go-go e quindi, giustamente, qualcuno si potrebbe trovare un po’ “alticcio”. Mi sembra chiaro che l’ uso dell’ automobile sia da sconsigliare se legato alla movida. Sarebbe più sensato incentivare metro, mezzi pubblici, biciclette e nightbuster, no?

    2. Perchè adottare questa soluzione specialmente per i locali? Il problema del parcheggio è molto sentito dai residenti che, soprattutto nel weekend, si vedono “scippati” i loro parcheggi.
    Trasformare San Salvario solo in funzione dei locali notturni non mi sembra una buona idea. Un quartiere dev’ essere prima di tutto vissuto, più che “bevuto”: altrimenti si rischia di creare una nuova piazza Vittorio, con annessi problemi e con meno spazi.

    3. Corso Marconi è forse il più antico viale alberato di Torino, risale addirittura al XVI secolo. Trasformare quello che era un viale reale in un parcheggio vuol dire svilirlo, dimenticarlo, nasconderlo. Invece di ridargli nuova vita.

    Certo il problema è serio: i locali del Valentino accolgono migliaia di persone, i nuovi locali aperti negli ultimi tempi ne porteranno altre.
    Le pista ciclabili, i marciapiedi e le strisce pedonali sono usati come parcheggi. Intanto il parcheggio di piazza Madama Cristina risulta perennemente vuoto: perchè non realizzare una convenzione con i locali (ammesso che non ci sia già)?. Oltre a ciò perchè non porre il divieto di parcheggio sulla piazza solo fino alle 19-20: oltre la piazza è ricolma di macchine, anche giustamente, visto che lo spazio non viene sfruttato per in nessun altro modo.

    E stasera è sabato notte, l’ invasione delle automobili sta per arrivare…

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  • Incementiamo tutto!
    Abbattiamo le case e facciamo un parcheggio a livello multipiano… La pista ciclabile? pff!
    Almeno non sarò più costretto a sostare follemente in mezzo agli alberi con il timore di beccare una multa!
    (Punto di vista di uno squallido ingegnere)

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  • La Circoscrizione risponde all’ articolo sull’ asilo di via Giuria (link)

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