Per poco non è stato un inizio col botto. La foga degli automobilisti torinesi e la chiusura di una carreggiata del cavalcavia di corso Dante per la sostituzione dei lampioni dell’illuminazione pubblica hanno rischiato di provocare ieri mattina incidenti frontali a raffica. Pericolo scampato, ma durante tutta la giornata l’ennesimo cantiere estivo, che durerà fino a fine mese, ha provocato code, rallentamenti e congestione del traffico.
Il momento più critico alle 8 e 30 quando gli operai di Iren hanno iniziato a sbarrare la strada, lato corso Turati, con cartelli di segnalazione e transenne metalliche: gli automobilisti in arrivo, imbottigliati di fatto in una via senza uscite laterali, hanno continuato a tirare dritto, imboccando il cavalcavia contromano, sconfinando per una cinquantina di metri nella corsia opposta. L’hanno fatto in massa, puntando dritto contro altre vetture provenienti dal lato opposto, per quasi un’ora, con tanto di inchiodate di gomme e passaggi a filo di specchietto.
«Nessuno ci ha informato della chiusura» il ritornello scandito dai guidatori. Ma i cartelli di segnalazione dell’imminente cantiere erano stati messi da giorni. Nei primi cinquanta minuti ha fatto inversione, rispettando il divieto, un automobilista su dieci, ma nemmeno quando il flusso di vetture è diminuito gli sconfinamenti sono cessati del tutto. «Il cantiere è partito solo dopo qualche ora – dicono i tecnici Iren -: con il transito continuo di vetture in contromano non c’erano le condizioni minime di sicurezza». In giornata, gli operai hanno dovuto chiamare due volte i vigili urbani che al pomeriggio si sono appostati sul cavalcavia per regolare il traffico.
«I lavori sono necessari – spiegano dall’azienda elettrica -. Il sistema di illuminazione del cavalcavia è uno dei più vecchi della città, funestato da frequenti guasti». Entro il 28 agosto gli operai smantelleranno i vecchi piloncini in cemento sostituendoli con pali metallici della stessa altezza: quaranta in tutto, esclusi quelli delle aree d’accesso al cavalcavia, un’altra ventina, dove però gli scavi per i cavi di alimentazione sono già stati eseguiti.
La modifica della viabilità riguarda anche le ambulanze, perché il corso è un canale frequentatissimo da quelle in uscita dal Mauriziano verso i quartieri al di là della ferrovia e del Po. «Per il momento non abbiamo disagi da segnalare», dicono dal 118 dove hanno già studiato nuovi percorsi per aggirare la chiusura.
Con il cavalcavia di corso Dante a senso unico per tutto il mese, l’allerta viabilità è appena iniziata. Diventa un’impresa attraversare la ferrovia in direzione della collina. Percorsi alternativi sono corso Bramante – piazza Carducci, dove però sono in corso lavori sui semafori, oppure corso Sommeiller, con inevitabile rallentamento nell’imbuto di via Valperga Caluso. Per imboccarli armarsi di cartina aggiornata e tanta, tanta pazienza.
di Andrea Ciattaglia, La Stampa (02/08/2011)