Giovedì scorso lascio la moglie a vedersi Glee e il pupo a ronfare, carico l’amico Bruno e gli dico: facciamoci una serata a San Salvario, dài. La zona di via Baretti è in tale subbuglio che non fai in tempo a distrarti un attimo che già hanno inaugurato qualcosa. Ma visto che le new entry (quelle di qualità, perlomeno) sono appannaggio della rubrica sottana, Bruno ed io ci concentriamo su aperture recenti ma non freschissime, che abbiano avuto il tempo di rodarsi (come il minestrone, che è anche meglio giorno dopo).
In primis, un aperitivo in un posticino che mi fa simpatia. Si chiama La Cuite (via Baretti 11/g, orario 18-2, chiuso domenica) ed è uno stanzino semplicissimo: il bancone fatto con casse di vino, bottiglie alle pareti, qualche sgabello, un mini dehors e stop. Le evocazioni son iberiche: si bevono cañas (le birrette alla spagnola), si mangiano tapas. Noi prendiamo polpettine di melanzane e una tortilla. Prezzi? Rispettivamente 1 e 2 euro. Meno di così. Per la cena vera e propria invece dirigiamo verso destinazione dal sapore fricchettone: è il Barnum in via Saluzzo. In precedenza, c’eravamo venuti a bere e ci era piaciuta l’aria un po’ antagonista, le pareti rosse, il calciobalilla, la colonna sonora tra David Bowie e i Depeche.
Illo tempore ci avevano detto: facciamo anche la cena “popolare” ove per “popolare” si intendono porzioni da carrettiere e prezzi bassissimi. In effetti i primi stanno a 4,50, i secondi a 6/7, i dolci a 2,50. Bruno prende un piatto di orecchiette sugo e mozzarella che basterebbe per tre, io agnello gratinato e verdure piccanti sufficiente per altrettanti. Con tre Pietra (la buona birra corsa), una “minisacher”, due caffè e due amari spendiamo 36. La cucina è dopolavoristica, ma sazierà gli stomaci dei giovani impegnati, che, si sa, hanno bisogno d’energia. Noi che ormai siam delicati, andiamo a sturare con un rum da Enò, in via Galliari. E poi tutti a nanna. (luca.iaccarino@extratorino. it )
Barnum-Risto Bar Popolare, via Saluzzo 23 bis.
Tel. 011/655548, 333/4254163. Chiuso la domenica

di Luca Iaccarino, Repubblica (7/5/2011)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere