Le sedie azzurre di largo Saluzzo sono ritornate, e stavolta sono autorizzate. Recuperate dai rifiuti e rimesse in sesto, erano state sistemate quasi due anni fa nella piazzetta su iniziativa spontanea di alcuni ragazzi. Il messaggio ai cittadini era duplice: recuperate i rifiuti riutilizzabili e riappropriatevi degli spazi pubblici per incontrarvi e conoscervi.
Nel settembre scorso erano state però portate via dai vigili: erano abusive e per alcuni residenti favorivano il «bivacco». Da ieri sono di nuovo al loro posto, con tanto di tavolino, grazie al laboratorio all’aperto organizzato nell’ambito di Ri.Nuovi, un ciclo di incontri ideati dall’associazione ManaManà e dal circolo Arci Bazura, in cui artigiani e creativi insegnano come si possono costruire oggetti belli e utili con materiali di recupero.

Oltre alle sedie, ieri sono comparse anche poltrone realizzate con bidoni e componenti di automobili, puff e tavolini ottenuti da scarti di lavorazione di lavagna e chaise-longue ricavate da carrelli della spesa – tributo al riposo del «settimo giorno del consumatore», un consumatore che si auspica più sensibile al riciclo e alla riduzione di rifiuti difficilmente smaltibili.
«Non si butta via nulla» è la filosofia che ispira gli arredi originali creati sul momento e rimasti esposti alla curiosità dei passanti solo per un giorno. Le sedie invece rimarranno: l’Agenzia per lo sviluppo di San Salvario ha chiesto l’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico, fino al 30 novembre.

E stavolta si raddoppia: oltre a largo Saluzzo, saranno posizionate anche tra via Silvio Pellico e via Principe Tommaso. I commercianti delle due zone hanno garantito che ci penseranno loro a prendersi cura delle seggiole tanto amate dal quartiere.

di Paola Italiano, La Stampa (17/04/2011)

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