Il prossimo 7 ottobre ricorreranno i vent’anni dalla morte di Natalia Ginzburg e a San Salvario, quartiere nel quale la scrittrice ha abitato a più riprese, ci si prepara alla commemorazione. L’abitazione della scrittrice si affacciava infatti su via Morgari e sull’aiuola Donatello, scorci descritti nelle pagine di Lessico Famigliare. Un gruppo di cittadini ha deciso di ricordare la scrittrice con una serie di iniziative, concentrate nel giorno della morte. “Inizieremo con un convegno venerdì 7 ottobre nell’aula magna del Rettorato aperto ai ragazzi dei licei Alfieri, D’Azeglio, Gobetti e Gioberti frequentati da Natalia e da suo marito Leone – spiega Rosalba Durante, anima dell’iniziativa – nel pomeriggio pianteremo un albero nell’aiuola Donatello affiancato da una targa provvisoria in attesa che il Comune provveda a collocare sulla facciata dell’edificio quella ufficiale”.

La commemorazione però non si esaurirà con il 7 ottobre ma vivrà il suo momento culminante con una mostra che verrà allestita il prossimo anno e che racconterà la vita della scrittrice anche nei suoi risvolti meno conosciuti nonché la sua permanenza a San Salvario.

di Alessandro Porro, 25/10/2011 (alexporro.wordpress.com)

3 Commenti. Nuovo commento

  • sì, abitava in Via Morgari, di fianco alla chiesa del Sacro Cuore di Maria “quella grande e brutta e chiesa”, come dicevano in casa sua, e che tuttavia non è affatto brutta, secondo me, anzi la trovo interessantissima..:-)

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  • Si Mario, abitava al numero 11 di via Morgari. La chiesa poi, e bellissima, ma non piaceva alla mamma di Natalia. Presto faremo un post sul Sacro Cuore di Maria, abbiamo delle foto stupende!

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  • Salve a tutti, io, ahimè, scopro solo adesso che la mostra dedicata, o per meglio dire la commemorazione, per il ventennale dalla scomparsa di Natalia Ginzburg è stata messa in cantiere e ultimata. Mi era stato commissionato un disegno che sembrava non avesse sviluppi futuri, un ritratto di Natalia che non sarabbe mai stato mostrato. Affidandomi alle parole dell’anima organizzatrice della mostra, avevo gettato la spugna e avevo deciso di proporre questo disegno come regalo a uno dei figli della Ginzburg. “La farò breve, per un progetto di una mostra dedicata al ventennale della scomparsa di sua madre, mi era stato chiesto un ritratto. Non so se questa mostra prenderà piede, è avvolta nella nebulosa organizzativa dei tempi di realizzazione e di finanziamenti. Queste sono le informazioni generiche che ho carpito dalla signora che intende mettere in piedi questa mostra dedicata all’epistolario, ai libri e alle foto che hanno scandito la vita di sua madre… prima di disegnare sua madre, mi sono un po’ documentata sulla sua vita, e c’è una frase che ha ricorso sempre nel periodo di lavoro dedicato al disegno “mai devi domandarmi”. Questa frase, non so perchè, esprime l’essenza di madre, scrittrice, attivista politica e donna di Natalia. Io, oramai, la chiamo Natalia, in modo confidenziale, con quei tratti duri e marcati, e la mano grande e ferma che tiene una sigaretta appoggiata a un libro. Questo disegno l’ho portato con me, nei momenti liberi in cui potevo disegnare, a casa, al tavolo di un locale… Circondata dalla curiosità mal celata dei passanti che si soffermavano a guardare da vicino il disegno, ho raccontato attraverso il disegno stesso la storia di sua madre. A ogni passante che mi chiedeva chi era la persona ritratta, ho narrato un pezzo della vita di Natalia”.La curiosità e l’impegno di documentazione mi hanno portato a stringere una rete di corrispondenze e relazioni in cui chi era nuovo all’argomento Ginzburg, si è un po’ avvicinato, chi invece era famigliare ha mostrato entusiasmo. Dal momento che non prenderò parte a questa mostra, mi riservo però di pensare di aver creto uno spazio in cui diverse persone hanno ascoltato la storia di Natalia, vere protagoniste di quell’interesse, di quella capacità ancora genuina di indagare, osservare, e creare che sono alla base, a mio parere, di quell’humus culturale che pervade ancora le vie e le piazze di questa città. Grazie a chi è riuscito a finire di leggere questo post.

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