Stop al Business dell’emergenza.

Dalla scorsa primavera oltre 22 mila persone che sono arrivate in Italia dalla Libia bombardata dalla NATO, sono posteggiate in migliaia di piccoli centri di accoglienza sparsi per tutto il paese. Una situazione che il governo Berlusconi aveva archiviato sotto il nome di “emergenza Nord-Africa” e di cui aveva delegato la gestione alla protezione civile. E protezione civile vuol dire procedure eccezionali ed urgenti. Struttura semi-militare nazionale. Spesa quasi senza controllo, contabilità semplificata, deroghe, nessuna gara d’appalto.
La vera emergenza è quella che è stata creata dal governo, ed è un’emergenza che costa centinaia di migliaia di euro pubblici che non garantiscono certo i diritti e la dignità dei richiedenti asilo ma ingrassano le tasche di quella parte di privato sociale che vede nell’accoglienza non un diritto da tutelare ma un business da sfruttare. A questo si aggiunge il calvario della perdita del permesso di soggiorno per chiedere il lavoro col rischio di finire in un CIE. Le tasse “etniche e razziste” sui permessi di soggiorno e il dramma della sanatoria truffa del 2009

QUESTA SITUAZIONE DEVE FINIRE! PROTEZIONE UMANITARIA PER TUTTI E SUBITO!

– PROTEZIONE UMANITARIA PER CHI FUGGE DALLA LIBIA IN GUERRA A PRESCINDRE DAL PROPRIO PAESE DI PROVENIENZA.
– PERMESSO DI SOGGIORNO A TUTTI I MIGRANTI E LE MIGRANTI
– NO AL BUSINESS DELLA FINTA ACCOGLIENZA
– SOLIDARIETA’ E PIENA ACCOGLIENZA
– CASA-LAVORO-RESIDENZA PER TUTT* I/LE RIFUGIAT*
– MANTENIMENTO DEL PERMESSO DI SOGGIORNO PER CHI HA PERSO IL LAVORO
– NO AL RAZZISMO
– CHIUDERE I C.I.E.

SABATO 21 GENNAIO 2012
CORTEO ORE 15 Fronte Stazione Porta Nuova

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