Camminando per San Salvario ci si può imbattere in alcuni bei palazzi in stile floreale, realizzati da alcuni dei migliori architetti torinesi dell’ epoca. Il liberty, o stile floreale, ha caratterizzato fortemente la fine dell’ ottocento e l’ inizio del novecento, quel periodo chiamato Belle Epoque. A Torino spesso è difficile riconoscere il liberty perchè contaminato da reminescenze eclettiche o classiciste. San Salvario, nuovo borgo sede di fabbriche e officine, come di ville e palazzi per la ricca borghesia industriale, ha conservato qualche ottimo esempio dell’ influenza che lo stile floreale ha avuto su tutte le arti, in particolare quella architettonica.

Casa Blengini

Questa casa si trova all’ angolo tra via Pellico e via Ormea, quasi davanti all’ Ospedale Valdese. Il suo colore bianco-grigio e le ricche inferriate al piano terra la differenziano già dagli edifici adiacenti, ma sono il bellissimo cornicione a guscio rovescio ed il curioso portale in ferro battuto, entrambi con decorazioni floreali, che catalizzano la nostra attenzione. All’ interno molte stanze presentano volte affrescate dedicate ai fiori.

Casa in via Lombroso 8

Recentemente restaurata, sono ricomparse le stupende decorazioni floreali di facciata, accentuate ancor più dal cromatismo rosso-bianco. Reca sulla facciata l’ anno di costruzione, il 1902, anno dell’ Esposizione Internazionale di Arte Decorativa Moderna di Torino.

via Belfiore

In via Belfiore, tra via Michelangelo e via Donizetti, ritroviamo due case una di fronte all’ altra, ognuna progettata da grandi architetti torinesi dell’ epoca.

La “casa gialla” è opera di Pietro Fenoglio, autore di alcuni capolavori del liberty torinese, come casa Le Fleur.

La “casa rossa”, purtroppo irrimediabilmente sfregiata da una sopraelevazione oscena, è opera di Giovanni Gribodo, altro maestro del liberty.
Si caratterizzano per i loro bellissimi balconi in ferro battuto e per i motivi sinuosi e floreali.

via Argentero 4


In questa vietta, a lato di piazza Nizza, si nasconde un piccolo capolavoro.
Un bellissimo portale in ferro battuto illustra due alberi di melograno, ricchi di foglioline e frutti, in una cornice a coda di pavone. Il palazzo, ricordando alcune case spagnole, utilizza linguaggi liberty nelle maioliche e nell’ uso del ferro per sorreggere i balconi. Anche qui c’è lo zampino di Pietro Fenoglio, che progettò l’ edificio nel 1907.

Palazzina Menzio

Attualmente un albergo, questo ottimo esempio di liberty svetta solitario in via Donizetti 22. E’ stato costruito nel 1906 da Alfredo Premoli, poi sopraelevato nel 1913. Si ritrovano tutte le caratteristiche del liberty, con decorazioni floreali squadrate in litocemento. Le ritroveremo simili nelle fabbriche Fiat di corso Dante.

Casa Marangoni

Una delle prime costruzioni in cemento armato col metodo Hennebique, risale al 1904, realizzata dall’ ing. Daniele Donghi con Lorenzo Parrocchia. Si trova in via Nizza angolo via Tiziano. Ad oggi lo smog cittadino e l’ incuria lo ha reso un po’ triste. Molto particolare l’ esile struttura in cemento a vista dei balconi e del bovindo.

Fabbriche Fiat

Due fabbricati degni di nota occupano corso Dante, tra via Marocchetti e via Marenco.
Il primo ricorda le fabbriche inglesi o tedesche, con in più maioliche e belle inferriate. Il secondo caseggiato è un pregevole esempio di come il liberty si sia spesso affiancato a edifici industriali. E’ opera di Alfredo Premoli, progettista della Palazzina Menzio, ed infatti qui ritroviamo gli stessi fiori squadrati che incorniciano la scritta FIAT.

corso Dante angolo via Tiepolo

Oggi sede della Scuola Holden questo palazzo a due piani presenta ancora elementi eclettici, ma le parti superiori sono decorate da graziosi affreschi con motivi liberty.

Questo elenco ovviamente non è esauriente, tanto più è difficile catalogare entro certe definizioni uno stile, come quello liberty, fortemente aperto ed influenzabile.
Mancano sicuramente i Bagni Municipali di via Morgari 14 ed alcune ville nella zona di c.so Sclopis, ma questo piccolo compendio del liberty mostra come è ricco di particolarità il nostro quartiere. A breve verrà comunque aggiornato…

4 Commenti. Nuovo commento

  • COMPLIMENTI, UN BELLISSIMO ARTICOLO

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  • Wow, la Holden e le fabbriche fiat di c.so Dante le conosco bene anche io! (sono infatti nella mia zona)!
    Ma quante altre meraviglie architettoniche nasconde ancora Torino! questa piccola gemma urbana spesso sottovalutata!
    Bell’articolo!
    Tridik

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  • molto bello questo post..
    torino sembra ancora piu’ bella !!
    lina
    balkan-crew

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  • non è la prima volta che guardo questo post, ogni tanto ci torno per riscoprire quanto è bella questa zona di Torino. un caro saluto e alla prossima!

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