Da alcuni posts sulla situazione di via Nizza è nata un’ interessante discussione sul tema dei parcheggi.
Troviamo giusto riproporre i commenti ricevuti, con le nostre relative risposte.

Qualunque opinione è gradita.

da “Via Nizza senza più barriere nè lavori

“Bellissimo lavoro,senza dubbio..ma i residenti come me dove parcheggiano?
solo davanti casa mia sono stati tolti più di 100 posti auto e ne sono stati messi solo 30..e le altre 70 macchine?quando c’erano quei “parcheggi selvaggi”, come spesso ho letto, riuscivamo tutti a parcheggiare tornando dal lavoro, riuscivamo a pranzare a casa, andare a fare la spesa, uscire tranquillamente la sera ed eravamo tutti molto più sereni. In questi giorni invece la vita è diventata un inferno,si ha paura a prendere la macchina per qualsiasi motivo perchè l’idea di tornare a casa e non trovare un posto, aspettare ore in macchina, terrorizza. E non la penso solo io così ma la maggior parte delle persone che conosco, hanno una macchina e abitano in questa zona. Si potrebbe dire che il quartiere è grande si può anche cercare un po’ più lontano un parcheggio, beh per quanto mi riguarda proprio no, sono già stato aggredito e importunato più volte, sappiamo tutti com’è ridotto questo quartiere..quei posti erano davvero una manna dal cielo, avevano dato respiro ai residenti dopo anni di cantiere e ora è diventato solo un incubo..spero vivamente che ci siano altri come me che protestino per i parcheggi tolti e che presto qualcuno si accorga dei problemi che sono stati causati e ripristini i posti auto al centro strada perchè sfortuna vuole che la maggior parte degli edifici in questo quartiere siano antecedenti agli anni ’70 e sappiamo tutti che non vi era obbligo per i costruttori, prima di questa data, di abbinare ad ogni appartamento un garages..paghiamo 40 euro l’anno per trovare un parcheggio non per pagherne altri 100 al giorno in multe perchè non sappiamo dove parcheggiare..a meno che il comune o la circoscrizione voglia regalarci dei garages.. “

Caro anonimo, il tuo commento è ultra legittimo.
Come spesso evidenziato su questo blog, la carenza di parcheggi a San Salvario è cronica, e non solo per i residenti di via Nizza ma anche per tutti gli altri.
Premetto un fatto: prima dei lavori della metropolitana NON erano presenti quei parcheggi definiti “selvaggi”, ecco il perchè di quell’ appellativo.
La carreggiata centrale era esclusivamente adibita al transito di autoveicoli, con la parte centrale riservata ai mezzi pubblici. Fa eccezione il tratto largo Marconi-via Berthollet, che presentava più parcheggi ma non come ora. Molti si sono lamentati anche della nuova (e precaria) pista ciclabile, che ha sottratto ulteriori posti auto.
Che dire…bisognava senz’ altro pensare ad una VERA soluzione durante la progettazione della metropolitana o almeno a fine lavori. Nulla di tutto ciò è stato fatto.
Si dice che si aprirà un garage pubblico vicino alla ferrovie (dove?), che si creeranno altri posti su largo Marconi (come?), che il problema è di chi usa l’ auto.
Purtroppo questo è il risultato di una politica non organica promossa dal Comune che, facendosi paladino della mobilità sostenibile, crea spezzoni di piste ciclabile non connesse tra di loro, non le controlla, non prevede il trasporto di biciclette nei mezzi pubblici, non aggiusta il manto stradale.
Carota e bastone si diceva una volta…
In più nuove costruzioni hanno portato altri residenti in un quartiere già saturo e ciò non farà che incrementare il problema.
Ci uniamo alle tue giustissime rimostranze e confidiamo nella risaputa lungimiranza dei nostri amministratori pubblici per una rapida soluzione del problema.

“sono sempre l’anonimo residente,
so che il comune non ha più molti soldi da spendere per la riqualifica di via nizza ma si sarebbero potute usare molte soluzioni, come creare due controviali con alberi e parcheggi in linea e a lisca come in corso marconi o eliminare tra via baretti e corso marconi quel tratto di marciapiede in più utilizzato dal vecchio capolinea del 61 così da poter parcheggiare le auto a lisca o creare parcheggi al centro strada come ci sono tutt’ora in corso cosenza e via onorato vigliani..se si sa già che il parcheggio in questo quartiere è un problema, e ribadisco la maggior parte degli edifici sono antecedenti agli anni ’70 e quindi privi di garage, perchè aumentare questo disagio quando potrebbe essere tutto molto più semplice e anche visivamente di buon gusto?
so perfettamente l’utilità delle piste ciclabili, anche perchè sono laureato in architettura e spesso mi sono occupato anche di urbanistica, ma in fase di progettazione o simulazione di riqualifica quello che mi è sempre stato insegnato è stato dare un buon numero di parcheggi pubblici oltre alle piste ciclabili e le aree verdi, invece in questo caso mi sembra che l’utilità dei parcheggi sia stata messa da parte. Poi gli standard urbanistici per la regione piemonte prevedono la cessione a servizi di 25mq per abitante insediato, di cui 2,50 ai parcheggi (oltre al verde, istruzione e servizi sociali che per fortuna in questo quartiere ne abbiamo in abbondanza) e mi chiedo se siano stati rispettati..”

da “Pista ciclabile di giorno, parcheggio di notte

“i residenti non sanno dove parcheggiare..si tolgono posti ai residenti per piste ciclabili che non vengono utilizzate e tolgono spazio alle auto. Ai residenti non interessa andare nei locali o girare in bicicletta ma solo parcheggiare la propria auto dopo una giornata di lavoro per poter andare a dormire a casa propria!!! “

Premesso che non è legale parcheggiare su una pista ciclabile, quindi quelle macchine andrebbero sanzionate e rimosse (cosa che non avviene), molti residenti usano da tempo la bicicletta proprio per i motivi da te elencati.
A San Salvario come in altri quartieri della città.

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[via Nizza senza barriere prima dei lavori della metropolitana]
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8 Commenti. Nuovo commento

  • io inizierei a chiedere un po’ ai residenti come la pensano magari con una raccolta firme. Se le persone parcheggiano su una pista ciclabile evidentemente non c’è parcheggio, non è un segno evidente di un grave problema da risolvere?in via Nizza continuano a parcheggiare in centro strada, forse quei parcheggi servivano davvero..se il quartiere fosse dotato d più parcheggi invece che ridotti forse si eviterebbero questi parcheggi selvaggi, no?la bicicletta non potrà mai sostituire un’auto, non so se ce ne rendiamo conto. Una bicicletta può essere usata per tragitti brevi da persone senza problemi motori, fisici, che ci sappiano andare o che ce l’abbiano. Io non so se lei ha la macchina e tantomeno un garage ma chi va a lavorare nella zona industriale di Moncalieri alle 4.30 del mattino mi spiega come fa in bicicletta?o chi torna da lavoro alle 3 o alle 4 del mattino perchè lavora in locali notturni vicino Settimo Torinese e vorrebbe solo andare a dormire?L’operaio/a fiat o l’infermiere/a che esce dal turno del pomeriggio e torna a casa per le 22.30 circa mi spiega come fa ad andare a dormire se non riesce a trovare parcheggio?l’utilizzo della bicicletta va bene per fare brevi commissioni vicino casa ma non credo proprio per andare a lavoro (soprattutto se non è d’ufficio ma come operai che stanno in piedi quasi 8 ore al giorno) o fare la spesa per una settimana, quindi molto pesante e ingombrante, ad un centro commerciale sicuramente più economico dei piccoli supermercati del quartiere o l’anziano che deve fare una visita medica in qualche ospedale perchè già cagionevole di salute..Spero che venga fatta una raccolta firme e che si chieda davvero ai residenti cosa ne pensano perchè sicuramente una discussione su un blog non migliorerà nel concreto la situazione.

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  • Non dimentichiamo che il numero di parcheggi quando si troveranno i soldi per riqualificare tutta via Nizza tornerà ad essere quello che era prima dei cantieri.
    Nel frattempo si potevano sicuramente scegliere sistemazioni diverse perchè quella attuale è abominevole.
    Credo che nemmeno un bambino sarebbe stato capace di pensare una cosa del genere.
    La pista ciclabile fatta in quel modo è pericolosissima.
    Poi servirebbe finalmente un ragionamento ad ampio raggio su San Salvario.
    Il quartiere è massicciamente edificato, ha un parcheggio sottoutilizzato (Madama Cristina) e un altro periferico e pressochè inutile (padiglione V), sconta probabilmente l’entrata in vigore della Ztl allargata (chissà quanti che lavorano in cnetro parcheggiano in S. Salvario).
    Forse sarebbe ora di pensare alla realizzazione di qualche parcheggio sotterraneo, magari sotto corso Marconi dove già si era pensato di realizzarlo. Qualcuno però temeva per gli alberi, che come abbiamo avuto modo di vedere muoiono anche da soli e per l’incuria.
    Se non parcheggi pubblici perlomeno pertinenziali, magari dando in concessione le aree come accaduto per piazza Solferino (alla città costa pochi spiccioli), se non tutti possono permettersi dei box auto perlomeno qualcuno parcheggerà sotto liberando spazio sopra.
    Aumentare il numero di km ciclabili è sicuramente positivo ma non è una cosa che si fa in 2 giorni e soprattutto va fatta con criterio e non tracciando una striscia gialla per terra e una bicicletta.
    Il paradosso di via Nizza è che adesso è diventata una specie di autostrada a 4 corsie (gli autobus e i tram non ci saranno più) ma l’obiettivo dichiarato della metropolitana è quello di ridurre il traffico (-30% su corso Francia). Che cosa ne facciamo di tutto quello spazio?

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  • E’ proprio questo il punto..ridurre l’ampiezza delle carreggiate, il bus può tranquillamente utilizzare la stessa delle auto limitando così la corsa delle stesse e il resto dello spazio adibirlo a parcheggi a lisca che riducono ancora di più la velocità delle macchine, alberi, pista ciclabile e magari qualche panchina..sarebbe tutto molto semplice e visivamente di buon gusto invece hanno fatto in modo di rendere scontenti tutti e poco funzionale la riqualifica. Ricordando che una riqualifica serve a portare miglioramenti ma se l’obbiettivo è quello di ripristinare via Nizza com’era una decina di anni fa vorrei capire dov’è la riqualifica..

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  • La pista ciclabile è un “contentino” dato dal Comune alla circoscrizione. Mi spiego, mesi fa il Comune ha elaborato un piano di risistemazione provvisoria che contemplava soltanto parcheggi, non potendo ottemperare alle promesse di riqualificazione se non tra corso Vittorio e via San Pio V.
    La circoscrizione ha chiesto di realizzare una pista ciclabile anche solo provvisoria per “dare un segnale per il futuro”.
    Visto che nella sistemazione definitiva per ora ferma al palo c’è una pista ciclabile sull’ampio marciapiede la circoscrizione temeva di veder naufragare anche la pista ciclabile oltre all’elegante boulevard alberato e con panchine prospettato due anni fa.
    Lo stesso scenario visto in corso Marconi, seguito come in questo caso da una pletora di proteste di residenti e commercianti.
    Io credo sia la solita soluzione all’italiana che rischiamo di tenerci per diversi anni.
    Non è per fare il menagramo ma la giunta che verrà dovrà gestire conti in profondo rosso e via Nizza non è il centro del mondo, c’è una città che reclama infrastrutture e non solo e c’è una zona, quella di Barriera di Milano, che in capo a una decina d’anni verrà rivoltata come un calzino.
    Non sarei così sicuro della riqualificazione di via Nizza in tempi brevi.

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  • Allora…due considerazioni:
    1) la biciclettà è un mezzo alternativo alla macchina e non penso si debba denigrarlo. E’ ovvio che se devo andare a lavorare a Moncalieri, Volpiano o Milano, non uso la bicicletta. Il problema è che in Italia abbiamo la più alta densità automobilistica d’ Europa. A Torino spesso la stessa famiglia usa due o addirittura tre macchine. Bisognerebbe evitarne l’ uso all’ interno della città, comodamente transitabile in bicicletta (visto che la maggioranza, credo, sa andare in bicicletta!!!). Molti usano gli scooter proprio per la carenza di parcheggio.

    2) I parcheggi a lisca di pesce sono pericolosi in via Nizza. Non si ha la visibilità per uscire e si rischi di aumentare gli incidenti, ancor di più se mezzi pubblici e veicoli privati usano la stessa carreggiata.
    Si potrebbero invece relegare ai lati della strada quei parcheggi nati col muraglione.

    Anch’ io penso che ad oggi via Nizza sia uno schifo, e che per i 150 anni dell’ Unità d’ Italia, in pieno centro, la città non può presentare un esempio di caos viario e segnaletico simile.
    I tempi sono stretti, però, per miglioramenti. Dobbiamo metterci ad un tavolo e pensare ad una soluzione, prima di lanciare una raccolta firme senza proposte concrete.

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  • La bicicletta ha senso se vengono previste reti di percorsi ciclabili interconnessi e soprattutto sicuri.
    Fare una pista in via Bertola, una in via Maria Vittoria, una in corso Marconi, un’altra lungo il Po non ha senso alcuno se non fare vedere che qualcosa si fa.
    Senza uscire dall’oggetto del discorso dico che in via Nizza ne potevamo fare sicuramente a meno, almeno per il momento contingente.

    Sul fatto che a Torino ci siano troppe auto sono assolutamente d’accordo ma Torino è anche la città della Fiat (o forse era) e la sua viabilità nel passato è stata progettata proprio per agevolare le vetture, non certo le bici.
    Si può certamente cambiare ma non prendendo una cartina e tracciando delle linee a caso per poi andare a sbandierare che “sono state realizzate un sacco di piste ciclabili”.
    E lo stesso discorso potrebbe essere fatto per altri contesti.
    Poi tornando al discorso parcheggi, se i parcheggi non esistono io non posso nemmeno lasciare l’auto e optare per la bici o l’autobus e prendendo come contesto di riferimento San Salvario io posso anche andare in giro in bici ma l’auto la dovrò pur lasciare da qualche parte.

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  • Sono d’accordo con Alessandro. Poi personalmente non contesto la pista ciclabile ma che venga almeno fatta con criterio e soprattutto non togliendo parcheggi..poi i posti auto a lisca non creano alcun problema se la strada viene semplicemente divisa in due carreggiate per andatura di marcia. Semplicemente un viale centrale ad alto scorrimento e due controviali con parcheggi a lisca..Si eviterebbe il caos di che cerca parcheggio (e non lo trova) e prosegue ad un andatura dei 10 all’ora provocando nervosismo e ingorghi, verrebbero piantati nuovi alberi ad abbellire la via con annesse panchine e pista ciclabile..Per rendere chiara la mia idea cercare di ridimensionare via Nizza come l’attuale primo tratto di corso Francia,a partire da piazza Statuto,ovviamente a dimensioni ridotte..in questo modo si otterrebbero parcheggi,piste ciclabili funzionali,meno imbottigliamenti per il traffico,e soprattutto una vera riqualifica e abbellimento della via..ma come dice giustamente Alessandro ci sono e ci saranno ben altre spese che il comune dovrà affrontare lasciando via Nizza in una ipotetica riqualificazione utopica..

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  • Beh..siamo tutti d’ accordo! =)

    In merito alla riqualificazione, anni fa è stato redatto un progetto, che vi allego tramite il link sottostante.
    Prevedeva l’ allargamento del marciapiede fronte ferrovia, il posizionamento di un filare d’ alberi e di una pista ciclabile fra i due.
    Prevedeva anche uno spartitraffico, dove attualmente c’ è il capolinea inutilizzato del 61, con alberi, per agevolare la manovra da largo Marconi.
    I parcheggi resterebbero ai lati della via.
    Dategli un’ occhiata!

    Link immagine

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