L’associazione Il mondo di Joele è nata nel giugno del 2007 e da quel giorno si occupa dell’inserimento delle donne (in prevalenza straniere) nel mondo lavorativo.
L’associazione sviluppa progetti annuali che tengano conto delle competenze professionali maturate nel paese di provenienza delle partecipanti. Questo processo evita l’innescarsi di un circolo di frequentazione di corsi che variano a seconda delle esigenze del momento e, soprattutto, sono mirati alla collaborazione e alla cooperazione tra le donne per la creazione di impresa.
I progetti dell’associazione finora hanno dato risultati positivi proprio perché non sono limitati ad offrire competenze di base, ma anzi, sviluppano la professionalità già acquisita e sollecitano la creazione di una rete di amicizia tra le partecipanti, così da poter usufruire di un aiuto tra madri sole che devono lavorare. Il reciproco aiuto e scambio di favori facilita l’organizzazione della giornata per chi deve lavorare e ha uno o più figli piccoli di cui prendersi cura.
I progetti per l’anno 2011/2012 sono diversi: Lavorare per, lavorare con, destinato alle persone che lavorano come colf e badanti e alle famiglie che danno loro lavoro. L’obiettivo è quello di avere un riscontro in tempo reale, sia dal datore di lavoro, sia dal lavorante, sulle criticità che sorgono quando ci si trova a svolgere una mansione che prevede la coabitazione che non è mai facile, soprattutto quando si devono far convivere religioni e culture diverse.
Un altro progetto è Nonsoloparole, un percorso di alfabetizzazione a più livelli che coinvolge donne straniere in difficoltà di inserimento lavorativo e sociale per motivi culturali (non capiscono e non parlano l’italiano, spesso sono analfabete d’origine, cioè analfabete anche nella loro lingua madre).
Questo progetto è alla terza edizione e dai risultati della prima esperienza emerge che il tasso di persone che hanno concluso il percorso è pari al 75 per cento, mentre le difficoltà che si riscontrano maggiormente sono riconducibili agli impegni quotidiani (lavoro, figli, gestione della casa).
Per le donne partecipanti ai progetti dell’associazione è a disposizione un baby parking che non prevede una retta mensile ma un contributo libero a seconda delle possibilità economiche della madre. Questo serve soprattutto per chi, per graduatoria, non ha accesso ai nidi comunali e deve necessariamente lavorare.
L’accesso all’associazione avviene principalmente tramite segnalazione dei servizi sociali del comune di Torino, il centro di ascolto diocesano e l’Ufficio Pio, oltre al libero contatto, ossia persone che arrivano direttamente in associazione esponendo un problema che, nella maggior parte dei casi, riguarda proprio la difficoltà di trovare un lavoro, una casa, un aiuto per badare ai bambini piccoli.
I 25 volontari dell’associazione ricevono circa 800 contatti l’anno e prendono in carico 300 di queste richieste.
Il 14 settembre, a un anno dall’inaugurazione, il Presidente del Consiglio comunale, Giovanni Maria Ferraris, ha visitato la sede dell’associazione in via Saluzzo 30.
Per informazioni e appuntamenti, si può contattare il numero telefonico dell’associazione 0116508086 o l’indirizzo e-mail ilmondodijoele@hotmail.it
da CittAgorà, 16/09/2011