Casualmente mi è capitata sotto gli occhi la rubrica di TorinoSette “Globalisti a Torino”.
Già conoscevo Bruce Sterling, uno dei primi scrittori del filone cyberpunk, ma solo da poco ho scoperto che vive nelle vicinanze, proprio a San Salvario! Con la consorte Jasmina Tesanovic tiene questa rubrica da un po’ di anni, presentandosi come una coppia “global”, per le evidenti differenze di appartenenza che li distingue ma che anche li unisce.

L’ ultimo articolo parlava anche di San Salvario e lo pubblico per intero:

“Non abbiamo molte illusioni sul nostro amato quartiere San Salvario. Alcuni credono che sia violento e problematico, ma non è vero: è quel che è. La droga si spaccia, conosciamo tutte le prostitute di tutti gli angoli, anche le trans: non personalmente, ma dalle loro facce possiamo benissimo dire come vanno gli affari. Pare che gli affarivadano bene con ilcinema a luci rosse, uno di fronte all’altro. Ma non abbiamo mai avuto nessun problema, mai e poi mai, con il crimine vero per le strade. Mendicanti, zingari, sì, occasionali proteste degli studenti. Finché un giorno, increduli come siamo, non abbiamo aperto la porta ai ragazzi che si sono presentati come rappresentanti dell’impresa della luce.

Erano in tre, vestiti in uniforme, allegri e molto ben disposti ad aiutarci, dato che eravamo stranieri. Sono arrivati alla porta dicendocichedovevamoaspettarli e farli entrare dentro, dato che ci portavano buone notizie, nuovi contratti, meno soldi. Molto carino avere questo aiuto degli esperti. Eravamo presi un po’ alla sprovvista, ma loro erano così veloci e sapevano quello che volevano da noi: firma qui, firma lì, bolletta di qua, bolletta di là: gas luce, luce gas… Se ce ne fosse stato solo uno avremmo potuto anche rimandare quell’incontro di sorpresa una mattina presto, mentre eravamo ancora in pigiama. Ma così, in tre, come si faceva! Erano molto interessati a sapere in quanti eravamo, com’era lì dentro nella nostra casa… Eravamo imbarazzati per il disordine e mancanza di documentazione che loro volevano vedere subito. Una volta andati via, siamo rimasti con una busta in mano con il contratto che non aveva la data, ma un numero di telefono a cui non rispondeva nessuno, se non una segreteria.

Quando alcuni giorni dopo si sono presentati alla nostra porta gli impiegati della nostra compagnia della luce dicendoci che quelli prima erano fasulli e che tutto questo si chiama liberalizzazione del mercato, abbiamo capito che essere stranieri a San Salvario non è poi una cosa tanto sicura per quanto riguarda le truffe del mercato. Forse ci aspetta un Natale alquanto triste, senza luce e gas, al freddo e al buio. Ora sappiamo di essere stati truffati, ma cosa succede se di nuovo vengono alla porta? Sentiamo l’esigenza forte di scaraventarli giù per le scale a calci. Così noi diventiamo i criminali di San Salvario.”

Tra l’ altro questi rappresentanti sono passati pure nel mio condominio, per fortuna non ho firmato nessun contratto!

Qui e qua altri due articoli che parlano del quartiere…e ne parlano bene!

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