Domani 4 settembre, sinagoghe aperte in tutto il Piemonte e un fitto programma di concerti, dibattiti, degustazioni e spettacoli teatrali per mettere in luce la modernità del patrimonio culturale israelitico



Un giorno per entrare in luoghi solitamente chiusi al pubblico, come le sinagoghe, ma anche per dedicarsi a musica, teatro e cucina. La giornata mondiale della cultura ebraica che si celebra domani – come avviene dal 2000 – è l’occasione per conoscere più da vicino una comunità che appartiene alla storia della città e della regione e, quest’anno, è dedicata al filo rosso che collega testi antichissimi come il Talmud alle nuove forme di comunicazione come il web. “Ebraismo 2.0 è un titolo scelto per sottolineare il legame tra ebraismo e modernità”, spiega Tullio Levi, presidente della Comunità torinese. “Come ogni anno, tutti sono invitati ai momenti più gioiosi come a quelli più solenni, e speriamo che molti torinesi vogliano festeggiare con noi”.

Il programma si apre alle 10 in piazzetta Primo Levi, davanti alla sinagoga, con lo spazio dedicato ai libri per bambini allestito dalle scuole ebraiche torinesi. All’interno, nel centro sociale, si aprirà il convegno sul Talmud “riletto” come ipertesto ante-litteram: ne parleranno il rabbino capo Eliahu Birnbaum, il rabbino Alberto Somekh e Gabriele Di Segni, moderati da Daniele Silva. Dalle 11 alle 19 (ultimo ingresso alle 18.30) si potranno visitare le tre sinagoghe della comunità e l’archivio ebraico Terracini, che contiene tra l’altro antichi contratti nuziali e molti documenti che raccontano la vita ebraica a Torino nei secoli. Dalle 11 alle 19, assaggi di cucina tradizionale verranno proposti nei locali interni a cura dell’Associazione Donne Ebree d’Italia, mentre alle 14 (l’appuntamento è in corso Regio Parco 80) si potranno visitare le sezioni ebraiche del cimitero monumentale.

Dalle 16.30 alle 18, adulti e bambini potranno familiarizzarsi con le basi della cultura musicale ebraica e israeliana, in un workshop (un’ora e mezza) dedicato al klezmer, alle melodie sefardite, ai canti tradizionali mediorientali e alle nuove espressioni musicali del melting pot israeliano. A condurre i lavori sarà Maria Teresa Milano (i posti sono limitati, prenotazioni al 335/6359185). Alle 17, da piazza Carlina angolo via Des Ambrois partirà la visita alla zona storica del ghetto (qui gli ebrei vivevano fino al 1848). La serata, a partire dalle 20.30 di nuovo in piazzetta Primo Levi. Dopo il saluto della vicepresidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane Claudia De Benedetti andrà in scena “Fuori dal ghetto”, lo spettacolo tratto dal libro di Giorgina Arian Levi e Giulio Disegni, con la regia di Pietra Selva Nicolicchia, seguito dal concerto di “Nuages ensemble”, quattro musiciste klezmer che proporranno ritmi e melodie tradizionali.

Aperte dalle 10 alle 19 anche tutte le altre sinagoghe piemontesi: Alessandria (dove è in corso una mostra tratta dai fondi dell’archivio Terracini), Asti (con la mostra “Gli ebrei astigiani e l’Unità d’Italia”), Carmagnola, Cherasco, Chieri, Cuneo, Ivrea, Mondovì e Saluzzo. Info e prenotazioni a cura degli organizzatori: Pierreci Codess Coopcultura (011/6699725) e Artefacta (infoartefacta. it). A Casale

Monferrato invece, in una delle comunità più antiche del Piemonte, le celebrazioni si aprono alle 10 del mattino e comprendo tra l’altro la presentazione dei nuovi archivi informatici del museo dei Lumi e di quello degli Argenti aperti nella cittadina e dei nuovi protocolli informatici dell’Ucei. Degustazione di vini kasher e musica accompagneranno il resto della giornata.

di Vera Schiavazzi, Repubblica (03/09/2011)

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