E’ l’una di notte e una musica martellante riecheggia per le strade di San Salvario. I numerosi clienti dei locali, tra lo sbigottito e il divertito, guardano sfilare un piccolo carro che spara musica a tutto volume con dietro un centinaio di ragazzi e ragazze che ballano e sorridono. La gente è perlopiù indifferente e continua a parlare col cocktail in mano, come se nulla fosse successo. Qualcuno invece si unisce al corteo, cerca di capire il perché dell’iniziativa. Sicuramente nulla del genere era mai capitato da queste parti. Il motivo dell’inconsueta “street parade”, molto Berlin style, è spiegato al megafono dai ragazzi della Mensa Liberata. La Mensa Liberata è una piccola realtà autogestita, una mensa aperta a tutti e a prezzi popolari, nata dall’occupazione di un locale dell’Edisu in fase di smantellamento. L’obiettivo della “street parade” di ieri notte era di portare per le strade della movida, cinica e godereccia, la questione delle borse di studio e dei tagli che la Regione sta inesorabilmente attuando da anni. Tagli che stanno portando all’impoverimento dei servizi per gli studenti, oltreché al taglio quasi totale dell’erogazione di borse di studio.

Questa breve e rumorosa parentesi forse ha svegliato definitivamente chi cercava di riposare, nonostante gli assembramenti di centinaia di “movidari” sotto casa, ma ha mostrato ancora una volta come San Salvario stia diventando teatro principale, se non vera e propria vetrina, delle iniziative e degli umori della città intera.

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