In seguito a una peregrinazione durata più di 3 anni, che ha toccato 5 continenti, l’urna di Don Bosco è tornata a casa. Da ieri infatti, dopo aver compiuto un ultimo viaggio in Piemonte, l’urna che contiene il braccio benedicente del santo è a Torino. Il grande viaggio è stato il preludio per annunciare  ai fedeli di tutto il mondo il bicentenario della nascita di don Bosco che si festeggerà a Torino il 16 agosto 2015.

La storia

L’opera di don Bosco, fondatore dei Salesiani, incominciò proprio a Torino nel lontano 1841 con l’apertura del primo oratorio a Valdocco. Fu poco dopo, nel 1847, che l’attenzione del santo si rivolse al quartiere di San Salvario dove fondò il suo secondo oratorio, l’oratorio di San Luigi. E l’oratorio di San Luigi è oggi più vivo che mai e ha un ruolo fondamentale, negli anni scorsi come ora, nel favorire l’integrazione dei giovani immigrati.

La processione

Il viaggio a ritroso dell’urna del santo attraverserà il quartiere di San Salvario martedì 29 gennaio 2014 con una solenne processione. L’urna, proveniente dall’Istituto Agnelli, arriverà in piazza Saluzzo alle ore 17.45. Qui verrà accolta dai giovani, dalle istituzioni e dalle comunità religiose del territorio. Nella parrocchia Santi Pietro e Paolo avverrà la celebrazione, alle ore 18.30, presieduta da don Roberto Gottardo, vicario episcopale per la città di Torino. Quindi alle ore 19.30 dalla piazza partirà la processione lungo via Baretti e via Madama Cristina alla volta dell’Istituto e della chiesa di San Giovannino, in corso Vittorio Emanuele II. Qui nella chiesa voluta da Don Bosco nel 1887 si potrà vegliare l’urna che poi proseguirà alla volta dell’Istituto Valsalice. Il giorno dopo l’urna terminerà il suo viaggio tornando alla basilica di Maria Ausiliatrice, dove il giorno 31 gennaio ci sarà la grande festa dedicata a San Giovanni Bosco, più comunemente chiamato Don Bosco.

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