di Elena Romanello

da http://www.nuovasocieta.it/interviste.html

Il popoloso quartiere di San Salvario a Torino non ha una sua Biblioteca Civica ufficiale, c’è un progetto nell’ex Asl di via Lombroso ma per ora ha trovato il suo punto di riferimento per la lettura e il prestito di libri e anche per le attività connesse presso la Biblioteca Shahrazad, allestita nella scuola Manzoni in via Madama Cristina 41. Valentina Gazzetto è la bibliotecaria responsabile del progetto.

Come nasce Shahrazad?

In origine questa era la biblioteca della scuola Manzoni, poi si è venuta a creare l’esigenza nel quartiere di avere una biblioteca più grande non solo per i ragazzi e il tutto si è concretizzato tra il 2007 e 2008. Non potendo, per ora, aprire una vera e propria biblioteca, e avendo tutte le altre lontane da noi (la nostra altra biblioteca di quartiere è la Geisser in corso Casale, per fare un esempio), si è scelto questo percorso. Il quartiere sentiva il bisogno di questo, e Shahrazad è stata fortemente voluta dall’Associazione di sviluppo del quartiere e da varie associazioni locali.

Chi si occupa di Shahrazad?

Io sono bibliotecaria professionista e stipendiata, il resto del personale è formato tutto da volontari. Il progetto Shahrazad ha coinvolto la scuola Manzoni, che ha ristrutturato il locale e l’ha aperto al pubblico fornendo poi anche il settore dei libri per ragazzi, le Biblioteche Civiche che hanno fornito i libri di altro genere e gli arredi, la gestione del servizio è affidata alle associazioni Nessuno e Tutti per San Salvario.

I vostri orari quali sono?

Siamo aperti il lunedì e mercoledì pomeriggio dalle 16 e 30 alle 19 e 30 e il sabato dalle 9 e 30 alle 13 e 30. In questo momento non pensiamo di ampliarli, anche perché siamo in difficoltà, ogni anno presentiamo un progetto per chiedere i finanziamenti pubblici, il primo anno è andato tutto bene, il secondo c’erano problemi tra la Circoscrizione e l’Assessorato alla Cultura, quest’anno la Circoscrizione ci copre fino a fine settembre, e il Comune si sta defilando dicendo che non ha soldi.

Chi frequenta Shahrazad?

I nostri utenti sono persone dagli 0 agli 80 anni, in particolare i ragazzini della scuola con i loro genitori, ma anche persone di mezz’età e tanti anziani. Non vengono solo molto da noi gli adolescenti a studiare, ma per mancanza di spazi. Ci sono anche molti stranieri, a cominciare da persone che hanno i figli che studiano alla Manzoni, in particolare da Tunisia, Marocco e Romania. Oltre al prestito dei libri, tre per un massimo di un mese, organizziamo eventi, conferenze, presentazioni libri, proiezioni, laboratori proposti dalle associazioni, per esempio di lingue straniere. Tra le altre cose, abbiamo ereditato una parte delle attività che si facevano alla Geisser dove per ora la sala conferenze è inagibile.

Per cui San Salvario ha bisogno di Shahrazad…

Certo, c’è un gran bisogno di libri, la gente, malgrado quello che si dice, legge e molto. Tra le altre cose che facciamo è quello di organizzare punti prestito in esercizi commerciali della nostra zona, bar, parrucchiere, negozio abbigliamento. Certo, in prospettiva bisognerà pensare a spazi diversi come biblioteca di quartiere, ma per ora Shahrazad c’è e si è fatta conoscere dalla comunità.

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