Buone nuove e cattive nuove dal quartiere.
Prima le cattive: si parla di chiudere la Biblioteca Shahrazàd.
Per l’ ennesima volta.

“In questi giorni Torino è sotto i riflettori del Salone del Libro, ma c’è uno spettro che si aggira per la città: la possibile chiusura del punto prestito Shahrazàd nel quartiere di San Salvario, coinvolto dalle attività di Salone OFF.
Si tratta di trovare 15 mila euro di fondi necessari a coprire lo stipendio della bibliotecaria e per finanziare le attività delle associazioni che, attraverso volontariato, animano i locali al piano terra della scuola di corso Marconi.
Di certo Shahrazàd ha contribuito alla rivalutazione del quartiere San Salvario che, pur avendo un’alta intensità abitativa (40 mila persone) non dispone ancora di una vera e propria biblioteca. Le attività del punto prestito sono state finora supportate dalla circoscrizione 8, presieduta da Mario Levi che, secondo le fonti, avrebbe dovuto farsi carico della gestione nel primo anno di attività. Ora però la circoscrizione chiede aiuto ai bilanci, già precari, del Comune.

Speriamo che si riesca a trovare una soluzione per mantenere in vita biblioteche e punti prestito, perché è necessario dotare la nostra regione di luoghi dove la cultura possa manifestarsi quotidianamente, al di là degli importanti richiami annuali.
Le biblioteche civiche torinesi sono molto frequentate, una necessità quotidiana in molte zone della città. Lo conferma una recente petizione di oltre 250 firme, presentata dal comitato Dora spina 3, al Comune per realizzare un centro incontri che possa fungere anche da biblioteca. Attorno al futuro Parco Dora, una zona di grande trasformazione che negli ultimi anni ha accolto circa 10 mila nuovi abitanti, sono emersi molti centri commerciali, ma c’è ancora chi cerca modi e tempi di svago diversi dai richiami commerciali e dall’omologazione delle marche.
Le istituzioni dovrebbero tutelare e promuovere la “voglia di cultura” cercando di rispondere il più possibile ai bisogni dei cittadini, offrendo servizi sostenibili per aumentare la qualità della vita. Speriamo che le biblioteche e i punti prestito possano rientrare nelle priorità strategiche future e trovare quindi degna collocazione all’interno dei bilanci per la cultura.”
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E le buone: al Liceo Alfieri finalmente una lezione utile, per tutti.

Articoli de La Stampa, 14/05/2010[/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]

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