Moreno Pisapia nasce a Torino. Nel 2000 si avvicina alla pittura. Nel 2005 consegue la laurea in Architettura presso il Politecnico di Torino con la tesi sul concorso internazionale per la progettazione del nuovo Centre Pompidou a Metz; nello stesso anno inizia a collaborare con lo studio di Architettura e Ingegneria Artecna.

Chi conosce il lavoro di Moreno Pisapia osserverà l’opera esposta certamente con stupore, non si tratta difatti di un dipinto bensì di una stampa fotografica di dimensioni 145×105 cm; eppure Self-portrait non rappresenta un’intuizione isolata, quanto piuttosto la prima tappa di un nuovo progetto nato nel 2012, tra le pareti del laboratorio artigiano in cui l’artista lavora.

Sulla superficie di ferro di teglie da forno ormai in disuso Moreno ravvisa l’epifania di tracce, segni, alfabeti dimenticati, tentativi di parole cancellati e, ricorrendo allo scatto fotografico, muta alchemicamente l’identità del metallo in una antica mappa di fibre segrete.

Il legame con la pittura resta tuttavia fortissimo, in luogo delle spatole con le quali Moreno asporta strati di colore e incide i cartoni alimentari utilizzati come supporti qui fanno bella mostra di sé le tracce dei fendenti dei coltelli utilizzati, oppure le erosioni di materia che il calore del forno di pasticceria ha provocato nel tempo; Self-portrait diviene quasi un manifesto che rende omaggio alla pratica del sottrarre.

Questo nuovo corso del lavoro artistico vedrà Moreno protendersi nelle direzioni più diverse, riutilizzando materiali disparati, mosso da inesauribile curiosità, purchè questo lo aiuti a cogliere l’immediatezza del pensiero, del gesto spesso autobiografico, del suo essere lì in quel momento, attraverso le sue creazioni.