Sabato 1 dicembre, dalle ore 9, i comitati in difesa del presidio sanitario manifesteranno davanti alla struttura per raccontare la loro storia di persone che rivendicano il diritto al rispetto.

Segue il testo integrale del volantino che annuncia l’iniziativa.

Il 31 dicembre 2012 cesseranno le attività ambulatoriali, diagnostiche e chirurgiche di senologia, di ginecologia, di ortopedia, di chirurgia plastica, di neurologia. Le residue attività saranno in breve anch’esse eliminate. Gli operatori (i più fortunati) saranno “solo” dispersi qual e là. Gli utenti seguiti dal presidio (i meno fortunati) saranno abbandonati a se stessi. La storia dell’Ospedale Valdese termina qui. La cultura dell’umanizzazione, della buona medicina, del prendersi cura, dell’accudire è stata sconfitta dalla protervia dei potenti, dalla logica del denaro, dalla cultura della merce, degli individui vengono ridotti in frammenti da trattare, le cure sono ricondotte a semplici elementi produttivi all’interno del processo di industrializzazione della salute. Il Presidio Valdese fondato dalla comunità Valdese oltre 160 anni fa chiude per volontà violenta, arrogante, prepotente della giunta regionale del Presidente Cota, e per ignavia di chi ha avuto paura a schierarsi.

SABATO 1 DICEMBRE ALLE ORE 9:00 IN VIA SILVIO PELLICO 19

saremo davanti all’ospedale per raccontare la nostra storia di persone che rivendicano il loro diritto al rispetto per gridare il nostro sdegno. VERGOGNA!!!

I Comitati a difesa dell’Ospedale Valdese

Valdese, nuovo presidio con trecento seni nudi

Altra manifestazione di protesta contro l’incerto futuro dell’ospedale: verranno proiettate le foto scattate nella manifestazione di una settimana fa

Lo sportello attivato per indirizzare le pazienti della senologia del Valdese ad altre strutture si limita a consegnare un foglio con i numeri di telefono e i nomi dei referenti del Mauriziano, Sant’Anna e Città della Salute. Dove peraltro i tempi d’attesa per un intervento oscillano attualmente fra i 40 e i 45 giorni. Il numero 011/5666174 e l’orario 10-13/14-15. Per il resto nulla si sa ancora sul futuro dell’ospedale, anche se pare ormai certo che la chirurgia sarà trasferita al Martini dal 2 gennaio.

Alla vigilia dell’ennesima manifestazione di protesta in programma domani dalle nove del mattino, un presidio durante il quale saranno proiettate le trecento foto dei seni nudi scattate sabato scorso davanti all’Evangelico, ieri alla conferenza stampa del Pd regionale alcune pazienti curate al Valdese per un tumore al seno hanno raccontato la loro esperienza: «Sono un medico e una malata – dice Lucia Comar – e devo dire che nessuno più di una donna che ha subito lo choc di avere una diagnosi per un tumore può sapere come ci si sente quando si è seguiti con tanta attenzione». Mai dovuto andare di qua e di là per una prenotazione, dice Maria Grazia Caretta, mentre Laura Scagliotti giura che non andrà in nessun altro ospedale: «Ho già le prenotazioni fatte per il prossimo anno al Valdese, dove ho potuto parlare con oncologhe e psicologhe anche sulla scelta dei farmaci».

Il consigliere provinciale del Pd Nino Boeti ha presentato un esposto per interruzione del servizio, visto che il 31 dicembre il Valdese di fatto chiude. «Ancora adesso c’è la massima confusione – dice il responsabile provinciale sanità del Pd Ottavio Davini – ma questo processo in una sanità efficiente avrebbe dovuto cominciare almeno un anno fa». Molti i medici presenti ieri mattina: «Siamo qui per difendere non i nostri posti di lavoro ma un servizio ai cittadini», dice Beppe Avogliero del sindacato medici Anaao.

di Sara Strippoli, Repubblica (30/11/2012)

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