Il caso dell’istituto Regina Margherita: martedì un corteo unitario per protestare contro lo stato di abbandono. Mancano persino le sedie.

All’istituto Regina Margherita da qualche settimana si fa il gioco della sedia. Non per divertimento, ma per necessità: le seggiole non bastano per tutti. Così ogni mattina, prima ancora che suoni la campanella, si scatena una gara per cercare in tutta la scuola le sedie degli assenti, o quelle dei professori. È solo uno dei motivi che ha spinto gli studenti del liceo linguistico e delle scienze umane a indire la protesta di martedì. Faranno un’assemblea di istituto e poi via in corteo verso il centro cittadino. Una manifestazione che servirà a denunciare quanto l’edificio in cui entrano ogni giorno sia ormai fatiscente. E che godrà dell’appoggio di tutta la scuola, sia del dirigente scolastico che dei professori.
Anzi, la preside Maria Torelli è stata collaborativa: ha stilato un elenco delle cose che non vanno nell’edificio di via Valperga Caluso, facendo “copia e incolla” da tutte le comunicazioni che ha inviato alla Provincia (l’ente proprietario dello stabile) da settembre, ossia da quando ha lasciato il liceo Darwin di Rivoli ed è approdata al Regina Margherita. Un cahier de doléances che poi è stato distribuito a studenti e genitori, nel quale si parla della palestra, che ha il pavimento danneggiato, attrezzature vecchie e polveri sulle travi. Ma anche dei bagni del lato che affaccia su via Belfiore, in cui mancano quasi ovunque le maniglie. E pure degli infissi, che in tre aule sono in legno e “a rischio caduta”, mentre in altri locali sono in ferro e non isolano abbastanza. “Quest’inverno nell’ufficio della mia vicepreside siamo arrivati ad avere 12 gradi”, racconta la dirigente.
Poi c’è la questione seminterrato. Lì ci sono la biblioteca, l’aula di musica, la sala video e alcune altre stanze che non possono essere utilizzate da ragazzi e professori. Il motivo? “Quei locali sono stati chiusi perché in alcuni di essi ci sono ancora residui d’amianto e perché l’Asl li ha giudicati insalubri a causa dell’eccessiva umidità”, dice la preside Torelli. Che spiega però che “la cosa più fastidiosa di tutte sono le sedie, insufficienti e in gran parte non idonee per la fascia d’età degli studenti”.
E la Provincia? L’assessore all’Istruzione, Umberto D’Ottavio, si dice “pronto a incontrare i rappresentanti della scuola per discutere gli interventi da realizzare». E spiega: “I problemi del Regina Margherita ci sono noti da tempo e l’elenco con le richieste della preside ci è giunto a dicembre, quando i soldi stanziati per l’anno scorso erano già terminati. Con il nuovo anno abbiamo a disposizione nuove risorse e nel 2011 faremo quanto è nelle nostre facoltà. Purtroppo gli interventi da realizzare in tutta la provincia sono tanti e, come si dice, il possibile lo abbiamo fatto, l’impossibile lo stiamo facendo e per i miracoli ci stiamo attrezzando”.

di Stefano Parola, La Repubblica (18/02/2011)

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