Rivoluzione in via Valperga:
si trasformerebbe l’asse Est-Ovest della città
Non è solo un senso unico in più, non cambia soltanto la viabilità di una strada. Le modifiche in arrivo per via Valperga Caluso condizioneranno tutto il traffico tra piazza Carducci e corso Marconi e incideranno significativamente sugli spostamenti lungo l’asse Est-Ovest della città. I veicoli privati non potranno più risalire da corso Massimo D’Azeglio in direzione corso Sommeiller, ma dovranno utilizzare corso Marconi e corso Raffaello. Il doppio senso di marcia resterà solo per il trasporto pubblico. Questa la soluzione più rapida, economica e di facile realizzazione proposta dal Comune alla Circoscrizione Otto. Primo tangibile risultato della mobilitazione del comitato di residenti che da tempo denuncia di vivere in una «camera a gas», con tanto di raccolta firme e rilevazioni Arpa: perché via Valperga è stretta, perennemente congestionata – specie all’incrocio con via Madama Cristina; senza contare le auto posteggiate a centro strada, che a volte ostruiscono la corsa dei tram (il 16 e il 9). E senza contare che i tram stessi provocano non pochi problemi di sferragliamento e vibrazioni, che si aggiungono ai fumi di scarico e all’abituale concerto di clacson. La proposta di modifica, discussa ieri in Circoscrizione, ha prevalso sull’ipotesi di un senso unico nella direzione opposta (dal Po verso corso Sommeiller): i dati sui flussi di traffico rilevano come sia molto più utilizzata la direzione dal cavalcavia al fiume(7.245 auto al giorno, contro 4.103 della direzione opposta). Si è scelto quindi di privilegiare la direzione più utilizzata, per creare meno disagi. Altra modifica importante, la posa di un cordolo in gomma a delimitare la corsia riservata esclusivamente al trasporto pubblico, che impedirà definitivamente la sosta abusiva a centro strada. Il tutto sarà fattibile entro fine anno, cioè non appena corso Raffaello sarà liberato dal mercato, che tornerà nella sua sede originaria di piazza Nizza al termine dei lavori.
Sarà quindi corso Raffaello, insieme a corso Marconi – ora sottoutilizzato – a costituire l’alternativa per chi da corso Massimo svolta in direzione di via Nizza. Se per i residenti le modifiche sono un primo passo verso una situazione più tollerabile, qualche mugugno arriva dai commercianti. «C’è il rischio che diminuiscano ulteriormente i passaggi – dice Ilaria Munizzi, panettiera – per noi la diminuzione del traffico risulterà dannosa». Per Antonio Trentinella, edicolante, è invece «un bene ridurre il flusso di auto e l’inquinamento: mi sembra una soluzione che non ci danneggia molto». «Da abitante del quartiere – afferma Anna Barale – sono favorevole al senso unico e spero che la zona un giorno possa diventare pedonale». Ipotesi che i tecnici hanno preso in considerazione, ma che avrebbe costi più alti, tempi più lunghi e non certi, senza contare che il traffico privato sarebbe dirottato interamente sulle vie interne del quartiere. «E’ dal 1990 – spiega il coordinatore alla viabilità, Marco Addonisio – che si cerca di cambiare via Valperga, e non si è mai fatto nulla. Non so se la soluzione proposta dal Comune sia la migliore, ma intanto iniziamo: i tecnici monitoreranno la situazione e vedremo col tempo se saranno necessarie modifiche».
di Paola Italiano, Francesco Morgando, La Stampa (23/05/2012)
“Via lo spaccio dal quartiere”: ieri sera il grido dei residenti e commercianti di San Salvario si è sentito forte e chiaro in corso Massimo e via Ormea. Una sessantina di persone hanno sfilato, scortate dalle forze dell’ordine, per manifestare il proprio disagio contro il giro di prostituzione e pusher agli angoli delle strade. Una situazione diventata ormai “insostenibile” per gli abitanti della zona, che invitano tutti ad essere partecipi e segnalare alla polizia contratti irregolari, affitti in nero, locali utilizzati indebitamente e sfruttamento di minorenni. Il prossimo appuntamento sarà il 30 maggio, ma intanto la protesta nata spontaneamente presto troverà una voce anche sul web, sulla pagina facebook del “Borgo San Salvario Parri”. da La Stampa (23/05/2012)
Un analogo corteo si è svolto il 31 marzo 2012.
1 Commento. Nuovo commento
Perché non si è pensato ad una corsia per le bici?