Razzia a Torino Esposizioni. Nulla è rimasto.

Si sono portati via tutto: il metallo dentro le guaine dei cavi, i fili che scorrevano dietro le intercapedini di cartongesso, tutto quello che si poteva portar via. Così – spogliati e in rovina – appaiono oggi Torino Esposizioni e Palaghiaccio, una struttura da 21mila metri quadrati tra corso Massimo D’Azeglio e il parco del Valentino. Dopo il momento di gloria con le Olimpiadi del 2006 ed essere stata sede di diverse mostre tra cui la Biennale d’arte, da tre mesi è abbandonata a se stessa e preda dei ladri di rame. Un milione è la cifra dei danni stimata. Ecco gli scatti durante i sopralluoghi.

da La Stampa (20/02/2013)

Largo Saluzzo, flop degli spazi pedonali
Il comitato Rispettando San Salvario boccia gli interventi a “costo zero” per dissuadere la sosta selvaggia: “ora è peggio di prima”

«Interventi a costo zero sono spesso peggiori del male a cui intenderebbero porre rimedio. Se mancano i soldi per l’opera completa, la soluzione non può essere un intervento approssimativo». Il «male» a cui si voleva porre rimedio sono le auto posteggiate in largo Saluzzo, gli interventi a costo zero sono panchine e dissuasori dipinti artigianalmente per impedire l’accesso ai veicoli.

La polemica, che riapre il tema della sistemazione provvisoria di una delle piazze più incantevoli della città, è riaccesa dal comitato Rispettando San Salvario con una lettera ai consiglieri della Circoscrizione 8. Che, però, non intende tornare indietro.

Dalle sedie ai panettoni
«L’arredo è di bassa qualità, usato e non in buono stato, con panchine verniciate di un verde elettrico abbinate a dissuasori lilla o turchini». La bocciatura del comitato è senza appello. Dissuasori e panchine erano arrivati ad agosto: l’obiettivo era sperimentare la pedonalizzazione delle esedre, lasciando il traffico a centro strada. Cancellate le strisce blu i grigi panettoni di cemento e le panchine sono stati poi dipinte con colori accesi per la Giornata camminabile dello scorso 22 settembre.

Oggi, però, i dissuasori sono ammaccati, ai disegni originali si sono sovrapposti quelli di writers estemporanei, le fioriere rinsecchite e spoglie. E i posteggi sono stati sì eliminati, ma l’accesso alle esedre non è affatto ostruito: e c’è chi, abusivamente, parcheggia ancora. E dire che, per una questione di decoro, erano stati tolti gli arredi mobili spontaneamente allestiti dai cittadini: le famose sedie azzurre, poi arricchite anche da un tavolo e da una sdraio, recuperate e rimesse a posto per offrire un salottino a cielo aperto.

Indietro non si torna
«Indietro non si torna – risponde il coordinatore alla viabilità Marco Addonisio -. Pedonalizzare la piazza è la priorità e abbiamo proceduto, anche se dal Comune non c’erano fondi per un intervento più risolutivo, perché i cittadini si abituassero all’idea di uno spazio libero dalle auto».

L’obiettivo è far rientrare largo Saluzzo tra le prossime pedonalizzazioni previste dal Comune. Dunque: nessun ripristino della situazione precedente. Anzi, se non arrivassero i fondi, la Circoscrizione potrebbe chiedere di finanziare l’intervento con oneri di urbanizzazione da altre opere, come il parcheggio interrato sotto corso Marconi. Un’altra delle opere che i cittadini hanno bocciato.

di Paola Italiano, La Stampa (19/02/2013)

La dura vita dei “portoghesi” del parcheggio a pagamento

Se davanti alle strisce blu che delimitano il parcheggio a pagamento c’è spazio per farci stare comodamente un auto senza pagare, perché non usarlo? Questa domanda devono essersela posta i molti che hanno lasciato il loro mezzo in via Petrarca, un metro davanti alla porzione d’asfalto delimitata dalle strisce blu credendo così di risparmiare i 2euro e 50 centesimi l’ora della sosta. A rispondere loro ci ha pensato una pattuglia della polizia municipale che in pochi minuti ha elevato più di 40 contravvenzioni da 41 euro:”L’auto posteggiata in quel modo, oltre ad essere in divieto di sosta comporta un intralcio per chi, volendo rimanere nelle regole, decidesse di lasciarla all’interno degli spazi demarcati – spiega un agente – perché in questo modo bloccherebbe il veicolo fermo in maniera irregolare”. Non ce ne vogliano quelli che apprenderanno da questa gallery di essere stati multati, noi ci limitiamo a raccontare i fatti.

di Alessandro Contaldo, Repubblica (20/02(2013)

Al Valentino il supermarket della droga per ragazzini

Decine di ragazzini andavano ad acquistare marijuana e hashish sulla «collinetta» del Valentino. Una sorta di supermarket della droga a cielo aperto, prima dell’intervento dei motociclisti della unitá «Pegaso» della polizia e dei colleghi della Sezione Narcotici della Squadra Mobile, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Borgna e dal sostituto procuratore Alessandro Sutera Sardo.

Gli investigatori hanno arrestato 7 pusher e recuperato due etti di droga. Ma soprattutto, hanno «ripulito» la «collinetta» del Valentino. Gli spacciatori lavoravano nel doposcuola, dalle 14 alle 17. I clienti erano quasi tutti minorenni. La droga era nascosta in buche nel terreno: quando arrivavano i clienti, gli spacciatori recuperavano le dosi e le vendevano. Con quell’espediente, i pusher risultavano «puliti» nei controlli della polizia. Gli investigatori hanno lavorato una settimana per filmare gli scambi di soldi e droga e organizzare la retata finale. Per questa operazione sono intervenuti anche gli agenti a cavallo, che avevano il compito di inseguire gli spacciatori nel Parco nell’eventualità di una fuga.

di Claudio Laugeri , La Stampa (18/02/2013)

1 Commento. Nuovo commento

  • Il fatto che non ci fossero soldi per pedonalizzare largo saluzzo, non è una giustificazione all’orrendo intervento che è stato messo in atto. San Salvario è piena di studi di architettura giovani e giovanissimi, che molto probabilmente avrebbero prestato volentieri e gratuitamente la propria consulenza per trovare una soluzione a costo zero, ma certamente più bella e funzionale. Siamo davvero arrabbiati per questa situazione perché vedere pedonalizzato largo saluzzo era un bel sogno, ma quella speranza non si scontrava ogni giorno con un’oscenità.

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