Dal 1859 al 1997 in via Nizza 52 la cura degli animali era di casa. Qui infatti aveva sede la facoltà di Veterinaria in un bel edificio ottocentesco di cui rimane solo una porzione dopo la costruzione della nuova sede universitaria di Biotecnologie. Domani mercoledì 26 marzo 2014, alle ore 15.00 presso la biblioteca Ginzburg (sala Molinari), si svolgerà l’ultimo incontro del ciclo “Storie del vecchio Piemonte. Appunti sulla vita, l’arte e la cultura dell’Ottocento di Torino e del Piemonte”. L’incontro, dal titolo “La Scuola Veterinaria di Torino, dal 1859 al 1997 in via Nizza 52, nel Borgo San Salvario”, è curato da Milo Julini, studioso di storia ottocentesca che in quella facoltà ha insegnato per lunghi anni.

La scuola di veterinaria nacque nel XVIII secolo a Venaria e dopo vari trasferimenti arrivò a San Salvario nel 1859. Uno dei più illustri promotori di questa scuola fu Giovanni Brugnone che ispirandosi ai modelli francesi creò una scuola di prim’ordine, specializzata nella cura dei cavalli per l’esercito. A Giovanni Brugnone infatti è dedicata una via di San Salvario, adiacente all’ex facoltà e alla chiesa del Sacro Cuore di Gesù.

Ecco come si presenta oggi la scuola di Biotecnologie che ha sostituito l’antica facoltà di veterinaria trasferita a Grugliasco. Il nuovo edificio, pregevole esempio di architettura contemporanea, è stato progettato da Luciano Pia ed è stato studiato in numerose riviste specializzate di architettura.

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