Un vagabondare solitario. Una fuga lenta, costante. Un’impermanenza cronica dei luoghi e delle cose che si vivono. Una scelta. Solitudine auto imposta con rigore e costanza, o, a volte, solitudine accettata per abitudine. “Senza fissa dimora”. Non arruolato. Eppure senti che non sei tu che cambi luogo, angolo, strada. Tu stai fermo, e il mondo, la strada, muta, cambia. Non sei vagabondo. Sei immobile. I luoghi, le dimore sono vagabonde. Potresti essere dimora ma sei vagabondo perché i luoghi sono senza fissa dimora.

Fotografie scattate tra Torino e Genova.

Valeriu Ceobanu, nato e cresciuto in Romania, vive in Italia da anni. Studia, insegna e lavora nel mondo della fotografia da oltre dieci anni, promuovendo progetti e iniziative culturali.

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