Cari amici,
l’anno comincia con una preoccupazione che vi avevamo preannunciato nel 2012.
La biblioteca Shahràzad rischia di chiudere, i finanziamenti da parte delle istituzioni sono finiti il 31 dicembre e non abbiamo ricevuto segnali incoraggianti per quest’anno.
Eppure abbiamo presentato delle proposte per cercare di andar incontro alle istituzioni, prevedendo una quota di cofinanziamento fino al 50% da trovare tramite sponsor e gestione di spazi ad oggi inutilizzati da affittare. Niente da fare..le istituzioni sembrano non voler ascoltare tutte le persone che hanno dimostrato affetto per il progetto Shahràzad.
Il quartiere di San Salvario rischia di perdere, oltre l’ospedale Valdese, anche la biblioteca Shahràzad.
Vi aspettiamo in questi giorni (nei soliti orari) in biblioteca per raccontarvi le prossime iniziative: non molliamo stateci vicini!
Come nelle mille e una notte, continueremo a raccontarvi le nostre storie..
“c’era una volta un mercante che possedeva molti beni, sia in poderi, sia in mercanzie e denaro contante. Egli aveva molti commessi, fattori e schiavi; di tanto in tanto, era costretto a compiere viaggi per incontrarsi con i suoi corrispondenti. Un giorno che un affare importante lo chiamava in una località piuttosto lontana da quella in cui abitava, montò a cavallo e partì portando con sé una valigia nella quale aveva messo una piccola provvista di biscotti e di datteri, dovendo attraversare un paese deserto, dove non avrebbe trovato di che vivere…”
([fusion_builder_container hundred_percent=”yes” overflow=”visible”][fusion_builder_row][fusion_builder_column type=”1_1″ background_position=”left top” background_color=”” border_size=”” border_color=”” border_style=”solid” spacing=”yes” background_image=”” background_repeat=”no-repeat” padding=”” margin_top=”0px” margin_bottom=”0px” class=”” id=”” animation_type=”” animation_speed=”0.3″ animation_direction=”left” hide_on_mobile=”no” center_content=”no” min_height=”none”][Le Mille e una Notte, racconti arabi raccolti da Antoine Galland, traduzione di Valentina Valente, C.d.L.-De Agostini, 1965.)
lo staff della biblioteca Shahràzad
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