E’ uscito sabato 7 marzo scorso l’ultimo e-book della scrittrice piemontese Laura Salvai “Il Lager delle mosche” che, tra l’altro, lavora a San Salvario in un co-working dove svolge l’attività di editor freelance.
“Lager di mosche” è stato pubblicato da Matisklo Edizioni che due anni fa aveva già pubblicato un altro bel romanzo di Salvai, “L’ora di nuoto”.

“Il Lager delle mosche” di Laura Salvai

L’innocenza dei bambini, si sa, sconfina spesso nella crudeltà. Nel racconto “Il lager delle mosche” di Laura Salvai, che condivide con il romanzo precedente (“Per un’ora di nuoto”, Matisklo Edizioni, 2013) protagonista, personaggi ed ambientazione – la cintura torinese degli anni ’70, sempre in bilico tra rivoluzione e conservatorismo catto-contadino -, il gioco che la piccola Anna Morra propone alla sorellina Rachele (“Facciamo il lager delle mosche”) diventa per il lettore occasione di riflessione su tale crudeltà, e allo stesso tempo spunto per confrontarla con quella meno innocente – ma spesso altrettanto inconsapevole – degli adulti.
Anna Morra – dieci anni, quattro fratelli, una mamma casalinga indaffarata, un padre operaio sempre a lavoro ed una nonna, la vecchia Anna Teresa, per la quale è un “napule” chiunque non parli dialetto piemontese – racconta in prima persona l’evolversi del “lager”, ispirato ad un libro letto a scuola – “Se questo è un uomo” di Primo Levi -, con la curiosità e la mancanza di pregiudizio che contraddistinguono i bambini, ed è proprio questo punto di vista privilegiato a lasciare nel lettore una sensazione di leggerezza mista ad inquietudine, a portarlo a riflettere e guardare il mondo da una prospettiva originale.
Si tratta di un racconto che farà certamente discutere, anche relativamente alla questione della crudeltà sugli animali oltre che, naturalmente, a quella della crudeltà verso le persone. Perché in fondo a questo servono le storie, per questo l’essere umano ha tanto bisogno di ascoltarle e raccontarle: per affrontare problemi e situazioni “nella propria testa”, prima di ritrovarcisi coinvolto nella realtà.
Laura Salvai vive a Torino e lavora da oltre vent’anni come editor freelance. Su questa esperienza ha pubblicato “L’editing, il laboratorio del libro” (Alkemia Books, 2013). Il suo romanzo “Per un’ora di nuoto” (Matisklo Edizioni, 2013) è il primo di una triologia di romanzi ed una serie di racconti che hanno come protagonista Anna Morra, coetanea dell’autrice, figlia primogenita di una famiglia numerosa e cattolica che assiste alla trasformazione del Nord-ovest agricolo in cintura industriale, fino agli anni del declino innescato dalla crisi Fiat degli anni Ottanta.
Nei prossimi mesi Laura Salvai sarà protagonista di un viaggio in America Latina, durante il quale presenterà agli studenti delle scuole italiane il suo “Per un’ora di nuoto”.

Il racconto “Il lager delle mosche”, pubblicato in formato eBook per la collana “Scintille” di Matisklo Edizioni, è disponibile nelle librerie on-line al prezzo i 99 centesimi nei formati ePub, Mobi e PDF.
Per informazioni: www.matiskloedizioni.com/illagerdellemosche/

SINOSSI

“Facciamo il lager delle mosche”, ho detto d’un tratto.

Ha spalancato gli occhi. “Cos’è?”

Non sapevo come spiegarglielo, ma sentivo che era l’idea più fantastica che mi fosse mai venuta. Ho cominciato a parlare in fretta, per paura che mi andasse via di mente. Le ho raccontato di un libro della biblioteca intitolato Se questo è un uomo. La maestra non voleva lasciarmelo prendere, insisteva che non era adatto alla mia età, ma io l’avevo convinta dicendo che gli altri li avevo già letti tutti. Lei ci ha creduto, perché sa che leggo moltissimo.

Rachele ascoltava attenta. È molto intelligente. Le ho spiegato com’è fatto un lager, con le baracche in file ordinate e tanti prigionieri ammassati. Si chiamano internati e non hanno più un nome, soltanto un numero tatuato sul braccio. Nessuno può fuggire dal lager, nessuno ne esce vivo. Non c’è da mangiare, non c’è acqua da bere, niente vestiti puliti, le scarpe tagliano i piedi, si lavora tutto il giorno al freddo e si muore per la fame, la fatica e le malattie. Alcune parti del libro non c’entravano con il nostro gioco, ne parlavo solo per rendere l’idea. Non volevo fare un lager con le persone. Volevo farlo con le mosche.

“Ma come?”, ha chiesto Rachele alla fine.

“Imprigioniamo le mosche e le facciamo morire lenta mente. Non come la nonna, che le schiaccia sul muro”.

Ritorna, in questo racconto, la Torino dei primi anni ’70: cattolica, contadina e razzista nei confronti degli immigrati meridionali, ma il fulcro della vicenda si sposta sull’innocente crudeltà di cui sono capaci i bambini e sul parallelo tra questa e quella di cui sono capaci i “grandi”.

BIOGRAFIA dell’ AUTORE Laura Salvai

Laura Salvai (1962) vive a Torino e lavora da oltre vent’anni come editor freelance. Su questa esperienza ha scritto L’editing, il laboratorio del libro (Alkemia Books, 2013). Fa parte del collettivo poetico Incontroverso, che si ritrova ogni martedì nel quartiere torinese di San Salvario.
Ha scritto tre romanzi e una serie di racconti incentrati sul personaggio di Anna Morra, figlia primogenita di una famiglia numerosa e cattolica che assiste alla trasformazione del Nord-ovest agricolo in cintura industriale, fino agli anni del declino innescato dalla crisi Fiat degli anni Ottanta. Per un’ora di nuoto (Matisklo Edizioni, 2013) è il primo romanzo della trilogia, “Il lager delle mosche” (Matisklo Edizioni, 2015) uno dei racconti che condividono con i romanzi protagonista, personaggi e ambientazione.

Per più info: www.laurasalvai.it

 

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