[fusion_builder_container hundred_percent=”yes” overflow=”visible”][fusion_builder_row][fusion_builder_column type=”1_1″ background_position=”left top” background_color=”” border_size=”” border_color=”” border_style=”solid” spacing=”yes” background_image=”” background_repeat=”no-repeat” padding=”” margin_top=”0px” margin_bottom=”0px” class=”” id=”” animation_type=”” animation_speed=”0.3″ animation_direction=”left” hide_on_mobile=”no” center_content=”no” min_height=”none”][Foto da ecodallecittà.it]
E’ ricominciata la settimana scorsa la rassegna Portofranco al Cineteatro Baretti. Questo è il secondo ciclo (sono tre in tutto) per la stagione 2012/2013 del consueto appuntamento del martedì sera:
Da cinque anni nel cuore di San Salvario pulsa cinema di qualità. Sembra incredibile ma nell’epopea dei social network e di mille tv digitali, i centododici posti del cinema Baretti sono quasi sempre esauriti quando di martedi, alle 21, sono proposti i film della rassegna ‘Portofranco’. “Abbiamo un pubblico di ogni tipo e livello ma ci fa riflettere che un anziano debba pagare tre euro per andare e venire in metro.. mentre il suo biglietto per la visione costi ridotto due euro e mezzo.(tre e mezzo è il costo del biglietto ordinario).” commenta Jimmy Ceriana uno dei coordinatori e fondatori della rassegna che aggiunge:
“Quest’anno andremo avanti anche con qualche pellicola bella ma diciamo ‘difficile ‘. Una scelta di culturale non sempre di facile visione nei termini tradizionali commerciali. Una scelta che vuole esprimere ed affrontare ancor di più temi difficili e scomodi”. Nella passata stagione immigrazione, disagio gionanile nei paesi arabi come in Europa, sessualità tra gli anziani, dialogo intergenarazionale sono stato oggetto di grande attenzione nella rassegna. Si tratta di proposte molto ‘trasversali’. “L obiettivo è la cultura – spiega Ceriana – e per questo abbiamo affrontato anche temi che denunciano le repressioni staliniste come siamo sempre fermi nel denunciare e solidarizzare contro chi subisce violenze come nel caso di quanto avvenuto nella comunità ebraica. (proprio a pochi passi dal cinema vi è una sinagoga ed una scuola ebraica che deve essere costantemente presidiata dalla polizia).
Per questa difficile ricerca e proposta di cinema di qualità l’associazione Baretti si avvale della preziosa ed autorevole collaborazione del Goethe Institute, di Russkyi Mir, del Consolato polacco e di diverse espressioni culturali sociali e religiose del quartiere che è un incredibile crogiolo di coesistenza multietnica.
Inoltre da qualche mese dei ragazzi dell Associazione DOWN offrono al pubblico prima degli spettacoli un caffè a libera offerta .
L’incontro del martedi, oltre alla visione, prevede una presentazione ed una scheda sui film. Non è raro che nel corso della presentazione vengano ricordati episodi, date e vi siano momenti di riflessione e solidarietà per quanto avviene nel quartiere e nel mondo.
Lo scorso 18 dicembre, tra la sorpresa di molti giovani, Jimmy Ceriana al posto della consueta presentazione della pellicola si è soffermato ha ricordare cosa rappresenti il 18 dicembre par la Città di Torino. La data, che è diventata il nome della stazione del Metro a Porta Susa, ricorda un episodio drammatico: Il 18 dicembre 1922 numerosi antifascisti furono trucidati nella repressione della camice nere che portò all’incendio della Camera del Lavoro. Un buon motivo per ricordare. Le lapidi parlano spesso invano.

di Moreno D’Angelo, Nuovasocietà (07/01/2013)

Il film di domani sera:

15 gennaio
BROTHERHOOD
Regia di Nicolo Donato
[Danimarca • 2009 • 90′]

Deluso da un mancato avanzamento di carrierea, Lars lascia l’esercito ed entra a far parte di un gruppo neo-nazista. L’apprendistato alla “fratellanza” è duro e Lars viene affiancato dal mentore Jimmy incaricato di testarne l’affidabilità e la preparazione. L’amore tra i due è tanto inatteso quanto travolgente. Un’amore vissuto in segreto, finchè alla fine le regole razziste e violente del gruppo metteranno gli amanti di fronte all’inevitabile contraddizione: tradire i “fratelli” di ideologia o tradire l’altro e i propri sentimenti.

I prossimi film in programma:

22 gennaio
L’INTERVALLO
Regia di Leonardo Di Costanzo
[Italia, Svizzera, Germania • 2012 • 90′]Alberto Barbera presenterà il film in sala

Napoli, in un enorme edificio abbandonato, una ragazza e un ragazzo. Tutti e due, per ragioni diverse, sono prigionieri in quel luogo. Lei ha fatto uno sgarbo al capocamorra del suo quartiere, lui è il suo riluttante carceriere. Lei è bella, sedici anni, sicura di sé, la ragazza che piace a tutti nel quartiere. Lui è timido, alto e pesante. Non ha saputo dire di no agli sgherri del capocamorra, ma non riesce neanche a guardarla negli occhi, fare il secondino è un’umiliazione per lui. E sono qui, Veronica e Salvatore, in questo luogo deserto e pauroso ad aspettare che arrivi il boss per dare a Veronica la punizione che merita.

29 gennaio
ADAM RESURRECTED
Regia di Paul Schrader
[Germania, USA, Israele • 2009 • 106′]

Israele 1961: Adam Stein è uno dei pazienti dell’istituto mentale per i sopravvissuti all’Olocausto. Prima della guerra, a Berlino, era un artista molto amato dal pubblico. Poi il campo di concentramento, a cui sopravvive diventando il “cane” del comandante del campo, intrattenendolo mentre sua moglie e sua figlia sono mandate a morire nelle camere a gas. Un giorno, nell’ospedale, Adam “annusa” un altro “cane”, un giovane cresciuto chiuso in una cantina, legato a una catena. I due si riconoscono per quello che sono e iniziano insieme un percorso di crescita e cura. L’amicizia e la condivisione di una situazione così bassa dell’esistenza, li porterà alla ricerca della vita là fuori, verso una possibile rinascita.

5 febbraio
LA SICUREZZA INTERNA (Die innere Sicherheit)
Regia di Christian Petzold
[Germania • 2000 • 119′]Versione originale in tedesco con sottotitoli

Un uomo e una donna, ex terroristi della Raf, vivono sotto falsa identità in Portogallo, assieme alla figlia Jeanne ormai 15enne. Vivono relativamente tranquilli sino a quando, individuati dalla polizia, sono costretti a scappare. Tornano a Francoforte, e si trasferiscono in una casa isolata in un bosco. I genitori vivono blindati in casa, mentre la figlia è l’unica ad avere contatti con il mondo esterno. Terminati i soldi, i genitori escogitano una rapina in banca, durante la quale il padre rimane ferito. Ma Jeanne confessa all’amico il suo segreto…

12 febbraio
LA VITA SEGRETA DELLE PAROLE
Regia di Isabel Coixet
[Spagna • 2005 • 112′]

Un punto in mezzo al mare. Una piattaforma petrolifera, dove lavorano solo uomini, su cui c’è stato un incidente. Una donna solitaria, misteriosa che sta cercando di dimenticare il suo passato, viene portata sulla piattaforma per curare un uomo che ha temporaneamente perso la vista. Fra di loro si sviluppa una strana intimità, un legame ricco di segreti, verità, bugie, umorismo e dolore. Un legame che cambierà per sempre le loro vite.

19 febbraio
UN TOCCO DI ZENZERO
Regia di Tassos Boulmetis
[Gracia, Turchia • 2003 • 108′]

Nella città di Istanbul piena di profumi d’Oriente durante la fine degli anni ’50, la mente, il cuore e il gusto di Fanis vengono educati da suo nonno Vassilis, proprietario di un piccolo negozio di spezie. La filosofia di vita del nonno è legata all’amore e alla conoscenza delle spezie, dell’arte culinaria e dell’Astronomia, passioni che trasmette con trasporto al giovane Fanis.

26 febbraio
POLISSE
Regia di Maïwenn
[Francia • 2011 • 127′]

Di cosa è fatta la routine quotidiana degli agenti di polizia? Casi da risolvere, reati da contrastare, violenze da evitare per tutelare e dare nuove speranze ai più fragili. Un lavoro difficile che i poliziotti riescono ad affrontare quotidianamente grazie ad un forte spirito di squadra e solidarietà. Così, a momenti di triste realtà si alternano gioie inaspettate, lasciandoci sperare che anche il dramma più grande possa essere superato.

5 marzo
COSE SEMPLICI (Prostye vešci)
Regia di Aleksej Popogrebskij
[Russia • 2007 • 110′]

Sergej Maslov è un medico anestesista di mezza età, sposato e con una figlia, che lavora in un ospedale di San Pietroburgo. Come altri suo colleghi, si arrabatta per guadagnare degli “extra” e inoltre si prende cura privatamente di un anziano attore, a suo tempo molto amato dal pubblico e ora quasi dimenticato.
La sua vita scorre abbastanza tranquilla, sul lavoro ha intrecciato una storia d’amore senza troppe pretese con un’infermiera e Sergej non si lamenta troppo della sua situazione, fino a quando le “cose semplici” iniziano a complicarsi…
Sopraffatto dal lavoro e dalle preoccupazioni, Sergej impiegherà un po’ di tempo per capire il significato dell’ ”insostenibile leggerezza dell’essere”.

12 marzo
TI DO I MIEI OCCHI
Regia di Icíar Bollaín
[Spagna • 2004 • 106′]

Pilar fugge di casa con il figlio Juan e una valigia mezza vuota. Antonio senza di lei è perduto, per lui Pilar è il sole, la luce, l’unica donna della sua vita, ma per lei l’amore e la protezione di Antonio rappresentano il suo terrore più nero. Una storia d’amore, di paura e di potere, in cui la passione è più forte di ogni sofferenza.

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