E’ un posto dove lasci il cuore, Anni di Carta. Passando da via Saluzzo lo si nota appena: una sola vetrinetta con davanti il palazzone ex-Fiat. La vecchia placchetta “Cancelleria” già incuriosisce, ma il bello viene oltre la porta. Si, perchè se entri dentro Anni di Carta stai per fare un viaggio a ritroso, un viaggio in un tempo dove l’attenzione ai dettagli, le cose fatte con cura e affetto, erano la normalità. Una civiltà che ci pare lontana anni luce. Dipinti, disegni, stampe, scatole, carte, cartoline, quaderni, cornici, lampade, mobili, libri e molto altro. E anche ciò che c’è di moderno, biglietti, buste, quaderni, è sempre il frutto di un lavoro lento, da artigiani, fatto con passione. Ma non trovi solo questo ad Anni di Carta, trovi Anna Maria e Mario Gomboli, che con gentilezza ti introducono nel “loro” mondo. Mario poi è artista: nato a Firenze, ha frequentato l’Accademia Albertina negli anni ‘60. Espone nel negozio le sue opere fra cui spiccano quelle, curiosissime, sui gatti e sulle balene.
[fusion_builder_container hundred_percent=”yes” overflow=”visible”][fusion_builder_row][fusion_builder_column type=”1_1″ background_position=”left top” background_color=”” border_size=”” border_color=”” border_style=”solid” spacing=”yes” background_image=”” background_repeat=”no-repeat” padding=”” margin_top=”0px” margin_bottom=”0px” class=”” id=”” animation_type=”” animation_speed=”0.3″ animation_direction=”left” hide_on_mobile=”no” center_content=”no” min_height=”none”][Fotografie di Andrea Ferrero]