da www.cub.it
Manifestazione ore 17.00 Fronte stazione Porta Nuova
Anche quest’anno il Primo Marzo sarà la giornata del lavoro migrante nel nostro paese. L’anno scorso per la prima volta in Italia i lavoratori e le lavoratrici migranti scesero in massa nelle piazze delle nostre città per rivendicare reddito e giustizia.
Ma le leggi razziste che in questi anni abbiamo denunciato sono ancora in vigore, i CIE (veri e propri lager) sono pieni, i corpi di sicurezza sono utilizzati soprattutto per la caccia al migrante irregolare, il governo e i partiti che lo sostengono fanno dell’odio razziale il collante della loro instabile maggioranza.
In più la crisi ha picchiato duro; migliaia di migranti regolari e irregolari si sono trovati senza lavoro negli ultimi dodici mesi: senza reddito, senza garanzie ed esposti all’espulsione.
La stessa sanatoria varata dal governo si è rivelata una truffa: migliaia di migranti hanno pagato salato la promessa di essere regolarizzati e si sono trovati con un pugno di mosche in mano. I migranti hanno dovuto pagare migliaia di euro per mettersi in regola e molti di loro si sono visti respingere la domanda a causa di una precedente espulsione o della falsità dei documenti pagati a veri e propri truffatori.
Ma è cresciuta anche la rabbia e la consapevolezza della propria forza da parte dei migranti: a Milano e a Brescia in migliaia hanno manifestato nelle piazze, hanno occupato torri e gru, hanno rotto il muro di silenzio e di indifferenza che li circonda.
Quest’anno i migranti sono diventati protagonisti della nostra realtà come non era mai avvenuto prima.
Per questo la reazione del governo è stata durissima: centinaia di arresti ed espulsioni tra chi ha osato alzare la testa e reclamare un trattamento da essere umano.
L’assenza di diritti dei lavoratori migranti serve a mantenerne basso il salario e a regalare alle imprese centinaia di migliaia di lavoratori ricattabili e allontanabili a piacere. In questo modo le imprese stanno riuscendo ad abbassare anche gli stipendi degli italiani e a cancellare i diritti acquisiti in decenni di lotte di lavoratori e lavoratrici del nostro paese.
Per questo lavoratori italiani e migranti hanno lo stesso interesse nel contrastare questo progetto ed unirsi per aumentare redditi e libertà.
Il Primo Marzo saremo in piazza per gridare queste verità e per costruire l’unità di tutti i lavoratori e le lavoratrici residenti nel paese:
• Contro le leggi razziste e il reato di immigrazione clandestina
• Contro l’espulsione dei migranti licenziati e disoccupati
• Diritto a sanità ed istruzione per tutti e tutte
• Reddito e libertà per tutti e tutte
Lo sportello migranti della CUB:
Aperto il mercoledì ed il venerdì dalle 15 alle 17
in Corso Marconi 34 – secondo piano.
Per appuntamenti 011655897
o info@cubpiemonte.org