La nuova «veste» della piazza mette tutti d’accordo e spegne le tante polemiche che hanno accompagnato mesi e mesi di promesse e ritardi

Il sole, su piazza Nizza, è spuntato ieri verso le 10 e mezza. Per la prima volta, dopo quasi sette anni, è tornato a illuminare i banchi del mercato, rientrati dopo il purgatorio (qualcuno dice inferno) del trasferimento temporaneo in corso Raffaello. Con tre anni e mezzo di ritardo sulla prima data annunciata: fine 2009. Ma proteste e polemiche ieri sono state messe da parte: gli ambulanti sono tornati e la nuova veste di piazza Nizza sembra mettere tutti d’accordo.

Una piazza su misura
«Il pregio più importante sta nel fatto che la piazza è stata pensata per il mercato», spiega Gianfranco Lapadula, rappresentante dei mercatali. Un mercato in linea, senza barriere architettoniche, con tante panchine, camminamenti per i ciechi, proprio all’uscita della metropolitana. «Un ottimo lavoro – osserva – oggi è una grande giornata». «Una signora stamattina mi ha detto che credeva che non sarebbe vissuta abbastanza per vedere il ritorno dei banchi in piazza Nizza – racconta Vito Mastrorosa mentre pesa la verdura per i clienti -. Oggi c’è tanta gente. Speriamo continui così». «Qualcuno è ancora venuto a cercarci in corso Raffaello», dice divertita la commerciante Nicoletta Allegretti.

Fine di un’odissea
Invece, corso Raffaello è tornato un bel viale alberato, con i marciapiedi sgombri, con immensa soddisfazione dei residenti, che quei banchi sotto le loro finestre non li hanno mai graditi. Il rumore nelle prime ore del mattino, la parziale chiusura al traffico e la carenza di parcheggi li hanno snervati al punto che alle civili proteste erano seguite anche quelle incivili, con sacchi della spazzatura gettati sopra i tendoni degli ambulanti. Erano tutti scontenti. I commercianti, si lamentavano perché sui marciapiedi si stava allo stretto, non passavano mezzi pubblici, e in generale il passaggio di persone era molto inferiore. Avevano accettato perché si parlava di soluzione temporanea. Perché si trattava di fare i lavori per la Metro, perché il Comune aveva promesso una piazza nuova e riqualificata e perché erano stati loro concessi sgravi fiscali. Ma i cantieri continuavano ad accumulare ritardi su ritardi, gli sgravi diminuivano e bisognava lottare ogni anno per ottenerli. E la crisi che mordeva sempre più forte.

Tutti contenti
Ma quello era il passato. «Un mercato bello, allegro – dice mentre fa la spesa Gemma Boldo – anche se in corso Raffaello per me era più vicino. Ora dovrò camminare un po’ di più con le borse, ma pazienza: non abbandonerò i miei commercianti». «Abito qui da tre anni – spiega la giovane Mariangela Galeone – quindi non ho mai visto il mercato in piazza Nizza. Temevo che ci fosse più rumore, invece no: ed è stato bello uscire di casa e andare al mercato». Tra chi ha brindato c’è anche Roberto Ripa, titolare di un bar sulla piazza: anche per lui era drammatica l’assenza di banchi e di passaggio. «Siamo tutti contenti – dice – il mercato funziona, passa tanta gente. Forse siamo un po’ coperti dai furgoni…ma va bene così, dai». Per il primo giorno della seconda vita di piazza Nizza, ieri mattina è arrivata anche l’assessore comunale al Commercio, Giuliana Tedesco, che il problema lo ha in parte ereditato dalla passata amministrazione: «Un’attesa lunghissima, vero. Ma non è stata vana: c’è un mercato bellissimo, premiato dalla tanta gente che sta arrivando».

di Paola Italiano, Francesco Morgando, La Stampa (24/04/2013)

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